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A Pineto presentato il progetto "Accoglienza ucraini Comune di Pineto e Arci": 400 rifugiati trasferiti dagli alberghi in strutture di accoglienza diffusa per restare sul territorio

Attualità  | 17 March 2023

Pineto - “Accoglienza ucraini Comune di Pineto e Arci” è questo il nome del progetto volto ad assicurare continuità di accoglienza nelle strutture locali del terzo settore dei cittadini ucraini sfuggiti dalla guerra e che sinora hanno trovato ospitalità negli alberghi e nelle strutture ricettive della città. L’iniziativa è stata presentata stamattina in conferenza stampa a Villa Filiani di Pineto alla presenza, tra gli altri, del Sindaco Robert Verrocchio, dell’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Pineto Marta Illuminati, del Direttore dell’Agenzia Regionale Protezione Civile Regione Abruzzo, Mauro Casinghini, del Responsabile Arci Nazionale "Immigrazione, Asilo e Antirazzismo" Filippo Miraglia e Giorgio Giannella Presidente dell’Arci Teramo. La direzione Nazionale di ARCI si è infatti resa disponibile a ampliare la sua accoglienza diffusa per i rifugiati ucraini sul comune di Pineto fino al raggiungimento di un massimo di 400 posti. Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha avallato tale proposta di ampliamento con le strutture individuate con ARCI Teramo nell’ambito comunale, che risultano disponibili per essere occupate. Di concerto con ARCI Teramo, ARCI Nazionale, gli operatori turistici e gli ospiti ucraini, il trasferimento nelle strutture in accoglienza diffusa è iniziata il 22 febbraio 2023 e proseguirà gradualmente fino al completamento con il supporto logistico per i trasferimenti dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile. In pratica gli ucraini sinora ospitati negli alberghi saranno trasferiti in strutture di accoglienza diffusa, ovvero degli alloggi nei quali vivere autonomamente, provvedendo direttamente alla pulizia degli ambienti, alla cucina e all’organizzazione famigliare, potendo così restare sul territorio pinetese. Tra gli altri presenti in sala Mauro Cerasi, responsabile area servizi alla Persona e alla Famiglia del Comune di Pineto; l’assessora del Comune di Pineto, Jessica Martella, e con il direttore regionale lo staff di coordinamento provinciale dell’Agenzia di Protezione Civile.

 

Il progetto di avvale di un protocollo di collaborazione con associazioni che hanno contribuito all’integrazione attiva degli Ucraini presenti sul territorio ovvero: l’associazione Gioia, il Fondo Culturale dell’Ucraina, il Centro Culturale Ucraina, l’associazione Studio Paradiso e l’associazione Mother and Child.

 

“Presentiamo oggi questo importante progetto non a caso – commenta il Sindaco Verrocchio - il 17 marzo si celebra, infatti, la Giornata della Costituzione, che all’articolo 10 sottolinea proprio il valore dell’accoglienza: ‘Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge’. Un principio fondante della nostra democrazia che come Comune operatore di Pace ci impegniamo a rispettare. Gli ucraini arrivati a Pineto si sono integrati nella società con numerosi momenti di condivisione, dalla Pasqua Ortodossa, alle cerimonie per la pace, passando per momenti aggregativi importanti. I più piccoli frequentano le nostre scuole e svolgono attività pomeridiane, finché avranno bisogno non ci tireremo indietro nell’accogliergli. La loro sistemazione negli alberghi era naturalmente provvisoria e con questo trasferimento potranno vivere in un ambiente famigliare, in strutture che gestiranno autonomamente, recuperando anche una normalità della routine famigliare sinora preclusa. Un ringraziamento va a Arci Teramo e Arci Nazionale, alla Protezione Civile Regionale, in particolare Direttore dell’Agenzia Regionale Protezione Civile Regione Abruzzo, Mauro Casinghini, e ai volontari locali per il prezioso lavoro svolto, agli operatori turistici e alle associazioni che hanno firmato il protocollo e a tutti coloro che hanno accompagnato e reso possibile questo percorso”.

 

“All'indomani dell'inizio del conflitto ucraino – dichiara Giannella - il Comitato Provinciale Arci Teramo si è impegnato immediatamente, sia in azioni di accoglienza che in interventi umanitari attivi, partecipando a due carovane nazionali di pace per distribuire beni di prima necessità a Odessa e Mikolaiv. Oggi è solo l'inizio di un progetto discusso e condiviso in questi mesi, tramite un intenso processo dal basso fatto di diverse assemblee cittadine insieme all'amministrazione comunale di Pineto, con gli attori economici e con gli stessi beneficiari Ucraini protagonisti attivi e non solo passivi. È un onore aver iniziato questa esperienza con l'associazione affiliata Arci Roshanak nata da un corridoio umanitario con l'Afghanistan e oggi prima base associativa di stranieri iscritta al nostro Comitato. Il progetto contiene molti obiettivi e vere e proprie sfide, tra queste la più importante è quella di voler contribuire a implementare i servizi sociali del Comune e restituire alla Città di Pineto non solo la gratitudine per il grande sforzo che continua a sostenere, ma anche contribuire a costruire una nuova rigenerata comunità solidale. Una città aperta e ospitale nella quale molti rifugiati possano entrare nel progetto di accoglienza dal quale uscire nel più breve tempo possibile per ricostruirsi una nuova vita”.

 

“Il progetto del omune di Pineto con Arci - aggiunge Casinghini – rappresenta un modello su cui la Protezione Civile regionale, nella qualità di soggetto attuatore per l’emergenza ucraina, ha voluto impegnarsi al fine di coniugare questa progettualità locale con il bando nazionale del Dipartimento della Protezione Civile rivolto agli enti del terzo settore. Il risultato è l’attuazione di un vero percorso di integrazione che tiene conto in particolare delle difficoltà e delle sofferenze vissute dalla popolazione ucraina che qui ha cercato e trovato accoglienza. Siamo consapevoli che non è dappertutto possibile attuare un progetto simile, ma è necessario tener conto che i problemi legati ai fenomeni migratori in senso generale dovranno necessariamente portare alla ricerca di soluzioni strutturali, coinvolgendo sempre di più le comunità locali. Anch’io esprimo un particolare ringraziamento a tutti i soggetti protagonisti di questo progetto e al sistema regionale di Protezione Civile che, a partire dai nostri volontari, è sempre pronto a un intervento efficace e solidale”.

 

“Abbiamo sin dall’inizio partecipato a questo progetto – aggiunge Miraglia - per mettere in campo l’idea di accoglienza diffusa insieme alla Protezione Civile, che a distanza di un anno deve diventare una soluzione stabile e non più transitoria, poiché nonostante molte persone siano tornate in Ucraina, chi è rimasto evidentemente vuole restare in Italia fino al termine del conflitto. Per cui per loro, in gran parte donne e minori, bisogna garantire un processo di integrazione che non può non partire da una collaborazione tra enti locali e terzo settore. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo a Pineto”.

 

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