Sanremo - Come da previsioni ha vinto Mengoni questa edizione del Festival di Sanremo. Lo avevamo annunciato. Secondo Lazza amato dai giovani e terzo, con grande entusiasmo dei più, Mr. Rain.
Lo avevamo detto in un articolo precedente: il vincitore del Festival è palese. Sarà Marco Mengoni. La vittoria della quarta serata delle cover la diceva tutta. Era già scritto. Nulla da criticare su “Let it be”e la performance durante la serata delle cover, ma è palese che si è voluto fare “catenaccio” affinché ai voti dell’esibizione individuale sanremese si aggiungessero quelli della cover stessa. Tante altre le performance molto più avvincenti. Ma di cosa stupirsi? Cosa ne pensa il pubblico: è davvero bella la sua canzone?
Ecco i nostri commenti sulle canzoni in gara:
Paola & Chiara: Belle, simpatiche e avvolgenti. La balleremo in discoteca quest’estate.
Mara Sattei: Voce avvolgente e rassicurante. Una bella canzone. Brava.
Rosa Chemical: Bella bella. Coinvolgente. Non vincerà il Festival ma la canteremo tutti. Ottimo ritmo e orecchiabilità.
Gianluca Grignani: Non si capisce una parola. Se fosse stata in inglese forse…Ma poi, colpo di scena. Stoppa la canzone per problemi con il fonico di palco. “Colpa mia” ammette. (per fortuna non ha spaccato l’Ariston).
Levante: Bellissima ragazza. Inversamente proporzionale la canzone che obiettivamnete non sa di niente.
Tananai: Con “Tango” ci si sarebbe aspettati un brano come “Il tango della gelosia” di Vasco Rossi. No, nulla. Canzone triste e “romantica”. Scontata. Bell'abito però.
Lazza: Anche quando l’amore fa male, vale. Questo il messaggio che Lazza lancia a Sanremo. Ai ragazzi piacerà. E alle mamme, visto che ha consegnato alla sua mamma Francesca il mazzo di rose.
LDA: Arriva da “Amici” di Maria De Filippi, figlio di Gigi D’Alessio. Bella canzone, profonda e adatta a far innamorare. Bella canzone. Ricorda un pò il brano di Ed Sheeran, "Perfect".
Madame: Bella e soprattutto orecchiabile la canzone di Madame. Farà strada e avrà successo. Garantito. “Nel bene e nel male”
Ultimo: Testo intenso, classica canzone che potrebbe addirittura vincere il Festival. Però.
Elodie: Un amore complesso, sofferto e malato. Questo il senso della canzone. Bella lei. La canzone poteva essere più coinvolgente visti i suoi successi pregressi (anche lei arriva dalla scuola di "Amici". Non è brutta la canzone ma sarebbe stata capace di produrre un brano più accattivante.
Mr. Rain: Il coraggio è quello di rivolgersi ad un professionista in caso di depressione. Il Maestro teramano Melozzi lo dirige. Per me è il vincirore. Bellissima canzone, dalle parole, all'arrangiamento all'orecchiabilità.
Giorgia: Bella e grande voce. Lontano 10 miglia dalle canzoni dell'artista a cui eravamo abituati.
Colla Zio: Bei ragazzi che faranno impazzire le adolescenti. La canzone è allegra e avrà successo.
Marco Mengoni: Niente di che. Al pubblico dell’Ariston piace molto ma non si comprende il perchè. Sì, Bella canzone ma “tiepida”.
Colapesce Dimartino: Aspettative condizionate dai nostri desieri. Questo il mood della canzone. Energici (in coppia c’è più enfasi) ma a prescindere la solita “canzonetta” (per essere severi). Sì, carina ma quasi inutile. Il ritornello “Ma io lavoro” gli renderà comunque successo.
Coma_Cose: Intensa canzone. Resterà in auge per molto tempo.
Leo Gassmann: Canzone statica nonostante gli acuti e il ritmo. Allo stesso tempo prorompente. Ma non merita grandi applausi.
Cugini di Campagna: Sa di Coro dell’Antoniano. “Non lasciarmi solo”. Ripetuto 80 volte in tre minuti. Patetica.
Olly: Polvere è il titolo della canzone. Carina, accattivante. Diversa. Giovanile. Avrà successo.
Anna Oxa: Si presenta come “na scappata di casa” (abbigliamento e capelli, come la casalinga in piena attività quando in casa non c’è nessuno). Tutt’altra versione scenica rispetto a quella degli anni ’80 quando sembrava una statua di cera. Ma la sua voce è strabiliante. Esagerata addirittura, perchè nessuno può cantarla sotto la doccia. 6+
Articolo 31: J Ax è sempre bravo ed emozionante. Basta che canti ed entra nel cuore. Canzone interessante nel testo e carina nell’arrangiamento. Bellissimo e coinvolgente il ritornello.
Ariete: Coinvolgente canzone. Farà fatica ad entrare nella testa, ma quando entrerà sarà per sempre.
Sethu: Ringrazia il Maestro Melozzi e per questo ci piace di più! Comunque canzone energica e accattivante. Nulla di speciale tuttavia.
Shari: Il difficile equilibrio dell’amore…e non solo. Giocare col cuore altrui. In sintesi il significato della canzone dal titolo “Egoista”. Brano rapper abituato ad ascoltare da interpretazioni maschili. Simpatica la canzone, non di certo adatta ai primi posti del Festival.
gIANMARIA: Complesso il significato della canzone. Insomma, ha un senso bello e buono. Lui è bello. Piace alle mamme e alle figlie. Importante particolare per ottenere successo. “Ero solo distratto, stavo pensando a me”. Classica melodia che farà strage nei giovani.
Modà: Dopo una brutta caduta ci possiamo rialzare. Così i Modà. “Lasciami”. Lontani tempi di La notte, Sono già solo e Come un pittore (capolavoro ndr). Fantastiche canzoni che non possono essere paragonati alla canzone presentata al Festival. Ma che giorno è? Dice il ritornello. Un nuovo giorno. Effettivamente non è sempre festa. Bravi comunque.
Will: Il dolore diventa straziante quando capiamo che quello in cui credevamo è svanito. “Stupido” è il brano del giovane Will. Amen. E’ carina, sì. Ma nell’arrangiamento e vista, sentita e risentita. Avrà i suoi seguaci comunque.