Teramo - Nella giornata di ieri, la centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Teramo ha ricevuto ben 3 segnalazioni di tentativi di truffe agli anziani tutte verificatesi in città. Il triste copione sempre identico al telefono giunge una comunicazione di un sedicente maresciallo dei Carabinieri che informa l’anziano dell’arresto di un congiunto e che per la sua liberazione occorrono diverse migliaia di euro. In nessun caso gli anziani hanno ceduto all’atto truffaldino, infatti in due casi hanno chiuso la telefonata e avvisato i Carabinieri, mentre in un caso è stato il truffatore ad interrompere la telefonata. In particolare le potenziali vittime: due donne rispettivamente di 67 e 77 anni hanno chiuso immediatamente la telefonata, mente nel terzo caso dove è stato contattato un uomo di 81, la telefonata è stata chiusa dal truffatore perché la vittima designata invece di cedere alla richiesta avvisava il sedicente “maresciallo” che avrebbe chiamato “i carabinieri quelli veri”. Al termine della conversazione l’anziano infatti ha chiamato in caserma per raccontare l’accaduto.
A livello preventivo l’Arma teramana ha già da anni avviato delle capillari campagne informative per scongiurare tali tipi di reati attività che continuerà senza sosta con incontri informativi sia nelle chiese, nei centri di aggregazione e nelle riunioni condominiali. Tale strategia preventiva sta oggettivamente producendo i frutti sperati e quindi si ribadisce ancora che nessuna Forza di Polizia, ente, assicurazione etc. chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito etc. Nei casi dubbi è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa contattare il 112, ovvero le altre Forze di Polizia presenti sul territorio.
A livello repressivo i Carabinieri stanno acquisendo nel territorio elementi utili al fine di individuare i truffatori che hanno contattato i tre anziani.