Teramo - L’abbandono di rifiuti lungo le strade, sui lungo-fiume, nelle scarpate e in generale in natura è una vera e propria piaga per la provincia di Teramo. Non vi è tratto stradale o corso d’acqua che non sia interessato dal fenomeno.
Ultima segnalazione del WWF Teramo in ordine di tempo ha riguardato la SP22 nel Comune di Notaresco al confine con Roseto degli Abruzzi nei pressi del sottopasso dell’A14 dopo la rotonda al termine della Teramo-Mare. Il materiale abbandonato è di tutti i tipi: interi sacchi di immondizia, piccoli elettrodomestici, copertoni, bottigliette di plastica, immancabili mascherine e tanto altro ancora. Tutto materiale che, a poco a poco, a causa del vento si disperderà nell’ambiente dove resterà in alcuni casi anche per secoli.
Il WWF Teramo ha inviato una comunicazione via PEC ai sindaci delle due amministrazioni e alle rispettive polizie municipali per evidenziare tale situazione ricordando peraltro che già in passato erano state fatte segnalazioni del genere e che si era anche provveduto a bonificare i siti. Evidentemente però fino a quando non si chiuderà l’accesso a terreni e fossi e non si metterà un impianto di videosorveglianza per individuare e denunciare i responsabili, il fenomeno si ripeterà.
Il problema dell’inquinamento da rifiuti in natura è globale. Pochi giorni fa è uscito un nuovo report del WWF Italia “Inquinamento da plastica negli oceani. Impatti su specie, biodiversità ed ecosistemi marini” (può essere scaricato gratuitamente qui: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/inquinamento-da-plastica-negli-oceani/) che analizza oltre 2.590 studi sull’inquinamento da plastica negli oceani e fornisce l’analisi completa degli impatti che sta causando sulle specie e sugli ecosistemi marini: una vera e propria crisi planetaria, secondo la definizione delle Nazioni Unite. Il destino finale dei rifiuti abbandonati in natura, infatti, è molto spesso il mare che poi ciclicamente con le mareggiate restituisce sulle spiagge questo materiale. In mare la plastica si spezza in micro-frammenti che vengono ingeriti da pesci e molluschi ed entrano così nella catena alimentare: i rifiuti che non vengono spiaggiati dalle mareggiate, finiscono direttamente nei nostri piatti attraverso il pescato.
I volontari delle associazioni sono sempre impegnati in operazioni di pulizia e sensibilizzazione e anche domenica prossima il WWF Teramo, insieme alle Guide del Borsacchio e altre associazioni locali, sarà a Cologna per la pulizia delle Foce del Tordino a partire dalle ore 9, ma questo non può bastare! C’è bisogno anche di maggiore educazione e senso civico da parte dei cittadini, di maggior controllo da parte degli organini competenti e di scelte politiche che modifichino i modelli di produzione e consumo.