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Agguato in un bar a Pescara, un morto e un ferito grave. Sangue e panico tra la gente

Cronaca  | 01 August 2022

Pescara - Ha tutta l'aria di una esecuzione, questo nuovo episodio di sangue a Pescara, non nuova a regolamenti cruenti di conti. L'ultimo omicidio risale a Capodanno, ma un altro fatto grave è accaduto ad aprile proprio nella centrale Piazza Salotto con il ferimento grave di un lavoratore di un ristorante. Le forze dell'ordine e i soccorsi sono stati avvertiti da una dipendente del bar, Bar del Parco, locale dell'aggressione, che si è nascosta sotto ad un tavolo e ha contattato il 118 parlando sottovoce. Il fatto all’esterno di un bar a poca distanza dal centro a Pescara. Dopo l'agguato, gli aggressori, a volto coperto, si sarebbero dati alla fuga a bordo di uno scooter. Le forze dell'ordine sono intervenute dopo l'allarme lanciato dalla barista. Poco dopo sono arrivati sul posto anche il questore di Pescara, Luigi Liguori, e il sindaco Carlo Masci.  Il morto e' un uomo di 66 anni, Walter Albi. Il ferito si chiama invece Luca Cavallito, 48 anni.

La tragedia poco prima di cena, all'ora dell'aperitivo in un bar appartato in un luogo tranquillo, all'angolo tra una strada chiusa e la Strada Parco: colpi di pistola all'interno del locale, due uomini che cadono in terra, uno di fatto fulminato sul colpo, l'altro trasportato d'urgenza in ospedale. Le vittime sono italiane, a sparare due uomini, pare, col volto coperto, che fuggono subito dopo. E sono scappati a bordo di uno scooter mentre molti pescaresi attraversavano la Strada Parco per tornare a casa dopo la giornata al mare, subito al di là delle case. Affatto chiare le prime caotiche ricostruzioni: alcuni testimoni parlano di una dinamica brutale e concitata. 

"Scappate scappate stanno sparando a tutti". E' quanto urlato, secondo le testimonianze raccolte dall'ANSA sul posto, da alcuni ragazzi che si trovavano casualmente nei paraggi e si sono dati alla fuga dopo lasparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Non è chiaro al momento se gli aggressori fossero uno o due. Sembra invece certo che chi ha sparato era completamente vestito di nero e con casco integrale, ed è fuggito sulla moto per via Ravasco.

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