Teramo – Ha preso il via nei giorni scorsi nella storica città di Västerås in Svezia il progetto Matisse, una collaborazione internazionale triennale per sviluppare un framework di digital twins per l’ingegnerizzazione e la validazione di sistemi industriali.
I digital twin, in italiano “gemello digitale”, rappresentano una tecnologia emergente basata sulla rappresentazione virtuale della macchina o del processo fisico: questa permette non una semplice simulazione, ma un riferimento digitale vivente che ha numerosi vantaggi e applicazioni trasversali. L’avvio dei lavori di Matisse si è svolto presso la Mälardalen University, riconosciuta per il suo ruolo nell’innovazione tecnologica.
«Digital Twin è in rapido sviluppo – ha spiegato Romina Eramo, ricercatrice di Informatica al Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo e coordinatore scientifico di Matisse – e si stima che il 62% delle aziende e organizzazioni, non solo in ambito informatico, stia pianificando di usare il gemello digitale. Grazie a questo progetto la ricerca svolta dall’Ateneo teramano rivestirà un ruolo importante in questa rivoluzione, con importanti ricadute sulle filiere industriali italiane».
«Con Matisse – ha aggiunto – il gruppo di ricerca MINDS (seMiotics, logIc, computer scieNce, Devices and pSycology) del Dipartimento di Scienze della Comunicazione ha l’obiettivo di ampliare le proprie competenze nell’ingegneria del software per sistemi autonomi, focalizzandosi sia sulla progettazione che sulla verifica e validazione. Il progetto offrirà l’opportunità di rafforzare le collaborazioni esistenti e future con aziende del settore digital twins, consolidando e sviluppando nuove tecniche in collaborazione con partner accademici e industriali».
Matisse è finanziato dalla Commissione Europea con fondi Horizon Europe Research and Innovation Action e oltre all’Università degli Studi di Teramo è coinvolto un vasto partenariato pubblico-privato internazionale che include, tra gli altri, industrie come Leonardo SpA, Siemens AG, Alstom SA e centri di ricerca come il Gran Sasso Science Institute (GSSI, L’Aquila), il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) francese, l’IIT di Genova e il RISE Research Institutes svedese.