Teramo - Resistenza ad oltranza. "Resistere significa rendersi conto che siamo circondati da cose scandalose che devono essere combattute con vigore. Significa rifiutare di lasciarsi andare a una situazione che potrebbe essere accettata come disgraziatamente definitiva. Stéphane Hessel". E' anche vero che non c'è nulla di definitivo del provvisorio. Ma è anche vero che l'operazione sacco(mandi)nero continua a ritmo forsennati. Caccia alle sacche di resistenza, caccia al sacco nero non della foresta nera ma della città che distesa fra due fiumi in silenzio se ne sta. L'operazione sacco(mandi)nero oltre al bollino doc sta per essere riconosciuta anche dalla comunità europea che ha chiesto alla Farnesina di conoscere quale mente abbia avuto l'idea di partorire una simile iniziativa che ha del clamoroso. L'operazione sacco(mandi)nero continua senza quartiere. Non c'è angolo che non sia ispezionato, controllato, palmo a palmo. Appena si scorge un sacco (mandi) nero parte il motocarro che provvede al conferimento in discarica. Un vero e proprio rastrellamento, costante nel tempo. Come detto c'è resistenza ad oltranza. Perché c'è sempre chi non gradisce la novità, perché c'è sempre chi vuole che nulla cambi sotto il sole. Perché c'è chi pensa che la novità faccia male al futuro. Ma il sacco(mandi)nero alla fine vincerà. E non potrebbe essere diversamente. E' stata una idea eccezionale, e la riluttanza teramana ad accettare una svolta epocale non ostacolerà la definitiva affermazione della nuova idea che nei prossimi mesi verrà assai probabilmente, adottata a livello europeo. Insomma la svolta per il sacco(mandi)nero è partita. E nessuno la potrà fermare. Nonostante la resistenza ad oltranza. "Per essere un faro, devi essere così forte da resistere a ogni forma di tempesta, a ogni genere di solitudine e devi avere una luce potente dentro di te! Mehmet Murat İldan".
Il cronista matusa