Teramo - “Salvo colpi di scena, ma il condizionale è d’obbligo - visto quanto accaduto negli ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi - il Teramo Calcio giocherà la prossima gara interna al Bonolis". Era questo, ieri, l’incipit del nostro articolo sulla vicenda stadio Bonolis. Ed ecco che il colpo di scena è arrivato in questa vicenda che sa proprio di spettacolo teatrale, neanche troppo divertente. Quando ormai tutti erano convinti che la prossima gara, il derby di domenica prossima contro l’Avezzano, si sarebbe giocata la Bonolis, ecco che in una manciata di ore la situazione si ribalta. Il derby si giocherà di nuovo al Savini di Notaresco, perché nell’incontro fissato per mettere nero su bianco l’accordo di domenica mattina sul pagamento del pregresso (circa 38mila euro) tra società biancorossa e Soleia, il presidente del Città di Teramo non si è presentato. Ecco la motivazione: “Nonostante l’impegno profuso tra le parti e lo spirito costruttivo con cui il club ha affrontato la riunione, la proposta trasmessa dalla Soleia Srl è stata ritenuta, nella sostanza e dopo un’attenta valutazione, inaccettabile dall’intera compagine dirigenziale del Città di Teramo 1913.
Si comunica che anche la prossima gara casalinga con l’Avezzano si disputerà allo stadio ‘Vincenzo Savini’ di Notaresco”. Non resta a sentire Franco Iachini che attacca: “Non capiamo se la proposta “ritenuta inaccettabile” da parte della dirigenza del Città di Teramo è dovuta al contenuto convenuto alla presenza di tutti che, salutandosi, sono andati via soddisfatti dall’incontro o dal fatto che siano state richieste cambiali a garanzia con avallo dei soci. Evidentemente, non sono stati trovati garanti per il bene di questa società. Dopo tutte le “non verità” ascoltate da Filippo Di Antonio non è possibile credergli sulla parola e non chiedere le giuste garanzie per i suoi impegni”. In sintesi, sarebbe stata la richiesta di cambiali a far indietreggiare la società biancorossa. Ma i colpi di scena, come dicevamo, non tardano ad arrivare nuovamente in questa storia infinita. Oggi pomeriggio la Teramo Calcio fa sapere che “intende perseguire la possibilità di giocare allo Stadio Bonolis da domenica prossima, contro l'Avezzano, così come ha cercato inutilmente di fare in occasione della precedente partita disputata a Notaresco. E’ stata formalizzata una proposta con la quale si torna a ribadire la volontà di versare l’intera somma richiesta, pari a circa € 38.000,00 euro, in un’unica soluzione, al fine di consentire lo svolgimento della prossima gara casalinga al “Bonolis”. Resta inteso che la volontà della scrivente è quella di opporsi all'ingiunzione ricevuta, confermando tutte le proprie ragioni. Dal canto sui Iachini accetta, ma con riserva, nel senso che attende l’immediata sottoscrizione della scrittura privata: “In riscontro alla Vostra ultima nota, appena ricevuta, recante bozza di scrittura privata di transazione, rileviamo quanto segue.
Si condivide in pieno la Vostra proposta di provvedere al pagamento “senza riconoscimento di debito e con diritto alla ripetizione totale o parziale della somma versata alla conclusione, ove favorevole all’opponente, del processo di primo grado”, a condizione, ovviamente, che l’importo sia corrisposto nella misura integrale riconosciuta nel decreto ingiuntivo, comprensivo delle spese legali (euro 38.620,16). Ovviamente, il Vostro diritto all’eventuale ripetizione avrà ad oggetto il medesimo importo, senza dunque alcun pregiudizio.
Tale pagamento, per crediti maturati nella gestione pregressa, non può di certo costituire titolo sufficiente per autorizzare l’uso dello Stadio, che esige, peraltro per legge, la sottoscrizione di autonomo e ulteriore atto di convenzione, più volte sottoposto alla Vostra attenzione e in ogni a caso a Voi ben noto (che qui rimettiamo nuovamente in allegato). Atto, ovviamente, che recepisce anche la nota condizione risolutiva di cui all’art. 29 (dunque, al verificarsi degli eventi sottoposti a condizione risolutiva, la convenzione potrebbe limitarsi ad avere efficacia, come richiesto, per una sola giornata).
Per l’effetto, la bozza di scrittura privata dovrà essere revisionata nella parte in cui precisa l’importo (solo da rettificare) e prevede l’obbligo di concedere in uso lo Stadio (obbligo che deve trovare invece titolo nell’atto di convenzione).
Così, sperando di aver raggiunto un’intesa economica sul pregresso, nella misura sopra precisata, non resta che procedere – come previsto dalla normativa vigente e come sempre accaduto per ogni stagione – alla sottoscrizione, previa parziale modifica, della scrittura privata di transazione per il credito pregresso e, contestualmente, dell’atto di convenzione per la stagione in corso, la cui durata è condizionata ai noti eventi.
Si resta dunque in attesa di un Vostro urgente riscontro al fine di procedere alla parziale revisione del testo e procedere, conseguentemente, alla sottoscrizione dei due atti.”
Che dire…il romanzo sta assumendo la forma di un best seller