Teramo - Non c’è sviluppo, senza lavoro. L’occupazione non è più una sfida, ma una necessità che pretende un piano di investimenti per l‘occupazione europea di qualità. Un piano che si fondi su finalità chiare e precise: favorire la mobilitazione di risparmi privati e contrastare la disoccupazione giovanile e femminile, tutelando la maternità; favorire la mobilità del lavoro con un lasciapassare europeo per la sicurezza sociale e rafforzare la collaborazione tra il sistema della ricerca e della formazione con quello delle imprese.
Nei miei anni a Bruxelles, alla guida di un consorzio internazionale, ho avuto modo di verificare quanto, nel creare occupazione, sia necessario favorire lo sviluppo della collaborazione tra imprese e sistema della ricerca per creare un’Europa tecnologicamente sempre più avanzata e autonoma, in grado di rispondere alle sfide globali. Bisogna, inoltre, rafforzare il peso dell’Italia nell’European Innovation Council, garantendo sostegno al trasferimento tecnologico e meno burocrazia per i rapporti tra ricerca e imprese.
Senza dimenticare una nuova politica commerciale vantaggiosa, allineata ai nostri interessi, valori e standard europei, basata sul principio di reciprocità, contrasto al dumping e difesa delle materie prime strategiche da pratiche sleali extra-UE.
Tra i miei impegni, a Bruxelles, così come previsto nell’articolato programma elettorale di Forza Italia, c’è anche un progetto ambizioso, ma vitale: la messa in comune del debito. Serve una strategia per affrontare le crisi finanziarie in modo più efficace, distribuendo il carico del debito in modo equo tra i Paesi membri. E penso anche allo sviluppo di un'unica area finanziaria e bancaria all'interno dell'UE per ridurre al minimo il rischio di crisi bancarie future.
Antonella Ballone