Teramo - Dell’agricoltura, settore strategico per l’Europa e per il nostro Meridione, mi occupo da anni, anche investendo, quale Presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso, tempo e impegno nell’ascolto di chi vive le quotidiane difficoltà di un mondo che si sente spesso non supportato dalla politica. Eppure, è un settore strategico.
Noi, come Forza Italia, crediamo da sempre che quello dell’agricoltura sia un settore sul quale investire, e molto, per conseguire i nostri obiettivi strategici che sono:
Sostenere l’industria con Made in Italy 100% italiano.
Aumentare il reddito agricolo.
Contribuire a produrre materie prime strategiche (come grano, orzo, mais, soia, etc...) che sono alla base della catena alimentare umana e zootecnica.
Diminuire la dipendenza da Paesi importatori scarsamente sicuri.
Contribuire a ridurre la fame nel mondo anche in considerazione dell’aumento della popolazione mondiale che nel 2050 toccherà i 10 mld di abitanti.
Combattere la deriva ideologico-ambientalista e portare la famiglia politica europea verso una posizione più favorevole al settore agricolo.
Per raggiungere questi obiettivi, Forza Italia in Europa ha lavorato sia alla definizione di una produzione legislativa che fosse coerente con i programmi, come il Disegno di legge che permette la sperimentazione di nuove tecnologie di evoluzione assistita per far nascere piante più produttive e resistenti ai parassiti, contribuendo a ridurre l'uso di antiparassitari; sia introducendo misure nella legge di bilancio, come la conferma di tutti i sussidi agricoli e riforma dell'IRPEF agricola, basata sulla rendita catastale, ma anche l’aumento del finanziamento per incentivare le assicurazioni agricole e promuovere la cultura della prevenzione, come pure la conservazione delle agevolazioni sul gasolio agricolo e altri sostegni come quelli sui concimi, per mantenere bassi i costi di produzione fino a quando saranno disponibili tecnologie a impatto neutro.
Particolare attenzione, poi, è stata dedicata alla promozione della dieta mediterranea, intesa anche come tutela della genuinità e contrasto alla carne sintetica e all’ etichettatura “a semaforo”, per proteggere i prodotti agricoli italiani, anche con specifici interventi di sostegno e tutela delle produzioni agroalimentari, inclusa l'etichettatura Made in Italy per contrastare l'italian sounding.
Certo, c’è ancora molto da fare e l’aver maturato una significativa esperienza in questo settore, ascoltando la voce di chi vive e lavora nel mondo dell’agricoltura, mi consentirà di farmi portatrice, a Bruxelles non solo dei programmi politici, ma anche del vissuto reale dei nostri agricoltori.
Penso al contrasto alla fauna selvatica, con una sostanziale modifica alla legge sulla caccia.
Penso al contrasto all’aumento dei costi di produzione, con l’attivazione di moratorie simili a quelle introdotte durante il periodo Covid, ma anche all’adozione di misure per redistribuire il plus valore generato dalla filiera agroalimentare ai produttori agricoli.
Penso al Piano strategico contro la siccità, con investimenti in infrastrutture idriche e costruzione di invasi per migliorare la gestione dell'acqua.
Penso, soprattutto, al “mio” Meridione, che merita un sostegno ai distretti agroalimentari e una serie di interventi specifici, con misure che possano favorire la necessaria ricomposizione fondiaria e incrementare le dimensioni aziendali, per affrontare sfide sempre più impegnative.