Teramo - Ho letto con una buona dose di stupore il comunicato stampa con il quale l’attuale coordinatore provinciale del Partito politico “Azione”, Prof. Alessio D’Egidio, tra un virgolettato e un commento in terza persona, annuncia: “termino la mia esperienza civica, passo al gruppo misto”.... trovando alquanto singolare dover prendere atto che tale dichiarazione proviene da chi si è candidato alle elezioni comunali... nella sua qualità di segretario Comunale di Azione ..!
A tal riguardo ricordo a me stesso che la lista civica “AmoTe”, composta nella maggior parte da cittadini senza appartenenze partitiche e tessere di partito, è nata in collaborazione anche con i vertici di “Azione” (che sua sponte aveva deciso di non utilizzare il proprio simbolo) a sostegno della mia candidatura a Sindaco, insieme a Futuro In e all’intera colazione di centrodestra, con la sottoscrizione di un unico programma elettorale con lo scopo di rilanciare la Città e di sconfiggere il centrosinistra.
Ebbene, considero Alessio D’Egidio, per il quale nutro stima e simpatia, una persona troppo intelligente e colta per non comprendere, poi, che appare evidente a tutti come il suo tentativo di coinvolgermi nella motivazione della sua scelta di lasciare AmoTe e di entrare nel gruppo misto ...... che peraltro nel Comune di Teramo non esiste...!!! risulti strumentale, funzionale e non veritiero.
Anche la non meglio paventata e specificata richiesta di costituzione di un gruppo consiliare unico e di un mio ingresso in Azione rimangono asserzioni che non trovano riscontro posto che la costituzione di un gruppo consiliare da parte del candidato sindaco è prevista dal Regolamento come atto di rispetto delle forze politiche della coalizione e l’ipotesi di un mio ingresso nel partito non è stata oggetto di alcuna seria e concreta interlocuzione o proposta.
In realtà non sfugge ad alcuno come la scelta operata da D’Egidio rappresenti solo l’ultima tappa di avvicinamento di Azione al suo definitivo approdo nella maggioranza di centrosinistra del Comune di Teramo come inevitabile conseguenza delle recenti scelte politiche di “Azione” (per me contraddittorie e non condivisibili) per le elezioni regionali e provinciali (appoggio al candidato di centrosinistra, Prof. Luciano D’Amico e al Presidente di centrosinistra, D’Angelo) e con ingresso e candidatura regionale dell’attuale assessore comunale Valdo Di Bonaventura.
La cruda e amara verità è che la mossa governativa di Azione e di D’Egidio rappresenta una inaspettata e incredibile inversione totale di rotta politica che sconfessa tutto quello che abbiamo proposto e programmato fianco a fianco in una dura e complessa campagna elettorale nei confronti di un Sindaco, di una giunta e di uno schieramento politico di centrosinistra inefficaci, inconcludenti, non credibili e dannosi per la Città e per i cittadini che continuano ad essere presi in giro.
Ritengo, poi, che D’Egidio non potrà dimenticare che la sua elezione è frutto non solo del suo brillante risultato personale ma anche e soprattutto del risultato di tutti i candidati della lista AmoTe che insieme a lui, a me e al fianco di 11 mila cittadini teramani hanno combattuto aspramente e fortemente l’attuale governo della città al quale, ahimè, lui e il suo partito Azione ora aderiranno...!
Sic transit gloria mundi ...
Non sono bravo in geometria e, quindi, non mi intendo di “perimetri”, di “campi larghi”, di “equidistanza” così come ritengo che i cittadini siano stufi dei “ma anche”, delle giravolte e del linguaggio politichese che rappresentano la forza di questa maggioranza ma che noi consiglieri di opposizione stiamo cercando di combattere con forza nell’interesse esclusivo dei cittadini!
Se, dunque, è vero che nella vita le scelte dovrebbero essere serie, consequenziali e coerenti va da sé che l’atto più corretto da assumere da parte di Alessio D’Egidio nei confronti del Consiglio Comunale, del programma elettorale, dei colleghi candidati, dei cittadini che hanno scelto di votare la lista civica AmoTe e della coalizione che ha appoggiato la mia candidatura, sia quello di rassegnare le dimissioni da consigliere comunale risultando così assolutamente libero di poter fornire alla sua nuova coalizione di centrosinistra il proprio apporto nei modi e nelle forme che riterrà più opportuni.
Sono convinto che in questo modo anche la politica comincerà a tornare credibile per i cittadini.
Carlo Antonetti