Teramo - Il Consiglio comunale, nell'ultima seduta ordinaria, ha approvato, con la relativa modifica al PRG, la retrocessione a zona agricola di 81 aree edificabili, andando così a dare risposta a quei cittadini che pur avendo un terreno edificabile non erano nella condizioni di costruire ma erano tenuti in ogni caso al pagamento dell’IMU.
Quella approvata in consiglio è la seconda tranche di retrocessioni effettuata dopo quella del 2022 e si inserisce nel percorso di revisione complessiva del PRG a cui sta lavorando l’Amministrazione.
“Fin dal nostro primo mandato una delle priorità è stata quella di portare a termine il procedimento di retrocessione delle aree edificabili, risolvendo un problema che si trascinava da decenni e andando incontro alle esigenze di quei cittadini che, per le mutate condizioni economico-sociali, avevano richiesto di cambiare le destinazioni d’uso di aree già dichiarate edificabili – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – abbiamo rispettato l’impegno assunto, consapevoli che il permanere dell’edificabilità su quei terreni avrebbe continuato a rappresentare solo un mero peso economico sui proprietari senza produrre alcun tipo di sviluppo urbanistico, anticipando su questo aspetto anche la nuova legge urbanistica regionale”.
“Con il provvedimento approvato in consiglio abbiamo confermato la volontà politica di accogliere le legittime richieste dei cittadini, andando a dare risposta a quei teramani che pur avendo terreni edificabili non erano nelle condizioni di costruire - commenta l’Assessore con delega all’urbanistica Graziano Ciapanna - e per i quali di fatto quei terreni rappresentavano esclusivamente un costo. L’intenzione è quella di arrivare a una generale revisione del PRG che coniughi sviluppo e rigenerazione, per una città sempre più al passo con i tempi. Un ringraziamento particolare va agli uffici comunali per il lavoro svolto” .
Nella stessa seduta è stato approvato lo studio relativo all’esatta trasposizione delle scarpate. Studio che ha riguardato la ridefinizione dei limiti cartografici di tutte le tipologie di scarpata (strutturali, gravitative e fluviali) e la loro esatta trasposizione sulla cartografia generale dell’intero territorio comunale.
“Anche in questo caso si tratta di un provvedimento particolarmente importante – sottolineano il Sindaco e l’Assessore - che va monitorare e registrare la situazione sul territorio, garantendo una maggiore sicurezza. Negli anni, infatti, proprio l’assenza di una conoscenza approfondita di questi elementi, è stata in tutta Italia elemento di particolare criticità”.
I contenuti dello studio, nonché i principali obiettivi del lavoro, hanno infatti previsto le analisi geomorfologiche delle scarpate ricadenti all'interno dell'intero territorio comunale di Teramo, sia attravers la gestione dei dati in ambiente GIS sia attraverso il rilevamento geomorfologico diretto in casi specifici segnalati dall’Amministrazione comunale.
Tutti i cittadini interessati, possono consultare l'attuale riproduzione digitale dello Strumento Urbanistico Comunale vigente e aggiornato con le sopravvenute modifiche, collegandosi con il Geoportale Urbanistico (S.I.T. Sistema Urbanistico Territoriale) al seguente Link: https://teramo.geoportal.it/