Teramo - Che ne sai, tu, di quanti giri fa una boccia? Domanda retorica e sibillina che ancora oggi le persone più anziane rivolgono a chi è meno esperto delle cose del mondo. Ma da oggi, anche il titolo di uno dei “collezionabili”, una serie di simpatici kit ispirati a usanze, tradizioni e modi di dire della cultura popolare abruzzese. Creazioni artistiche ideate da Marino Cardelli (Il Pretuziano) e da Cristiano Catalini (Agenda Agricola Abruzzese).
Se con gli Alieni Abruzzesi il Pretuziano spopola sui social, il progetto portato avanti assieme a Catalini punta a preservare e riscoprire il patrimonio immateriale della nostra tradizione anche nel mondo reale, per restituire l’identità soprattutto alle nuove generazioni.
- Realizzare parodie e doppiaggi in dialetto ed avere un riscontro di pubblico notevole significa che di quel mondo fatto di genuinità, buonsenso e concretezza si ha tanta nostalgia. - racconta il Pretuziano – Certo, la gente utilizza i social più che altro per svagarsi e farsi quattro risate ma dietro a tutto questo c’è una forte volontà, un desiderio di ritorno alle radici, a cose un po’ più autentiche, più semplici e più vere. Così, accanto alle tante iniziative editoriali, con Cristiano abbiamo deciso di provare a realizzare dei piccoli “scrigni” che trasformino modi di dire, espressioni gergali, oggetti e rituali della nostra tradizione in qualcosa di tangibile, di collezionabile appunto, da poter regalare a chi magari di certe cose non ha mai sentito parlare.
Ma cosa sono questi collezionabili?
- Sono dei veri e propri cofanetti, delle creazioni artistiche da collezione – prosegue Marino – e siccome è meglio a ride che a piagne, abbiamo deciso di dare loro un taglio molto ironico e sbarazzino: dentro una confezione elegantissima troverete ad esempio il kit per realizzare “la O con il bicchiere” o per calcolare “quanti giri fa una boccia”. Ma anche gli strumenti per eseguire il rituale per scacciare “la mmidia” oppure lo strumento più versatile di tutti, “lu fazzule”, che come insegna Catalini può essere mandile, madricchije, sparone… E poi, immancabile e risolutivo, “il barattolo di sardelle”, invenzione per la quale meriteremmo il Nobel per la Pace.-
Tra le tante creazioni vi sono anche delle particolari carte da collezione declinate in salsa abruzzese:
- Abbiamo voluto omaggiare la nostra tradizione a due livelli – spiega Cristiano Catalini, che ha anche illustrato e realizzato le grafiche dell’intero progetto – da un lato, si è strizzato l’occhio al cliché e al luogo comune, dando grande risalto, ad esempio, agli arrosticini; dall’altro abbiamo voluto inserire una quantità enorme di “easter eggs” che rimandano ad aspetti e oggetti meno “mainstream” ma profondamente identitari: all’interno delle illustrazioni, aguzzando la vista, si scorgeranno sciacquaie, coltelli da innesto, presentose, maioliche di Castelli… -
I collezionabili abruzzesi sono disponibili sul sito www.agendaagricolaabruzzese.com e presso i rivenditori convenzionati sul territorio.