Teramo - Ci siamo! Domenica 1° dicembre, alla Casa del Popolo di Teramo, ritireremo insieme le bottiglie di passata che avete prenotato e, soprattutto, celebreremo il significato profondo di questo progetto: una lotta contro lo sfruttamento, a cui si è risposto con una ribellione collettiva.
Nel 2023, un gruppo di braccianti migranti ha deciso di dire basta al caporalato e alle logiche predatorie del mercato, occupando campi demaniali abbandonati a Torretta Antonacci, nel foggiano. Quelle terre, lasciate in abbandono, sono state trasformate in un progetto collettivo che ha restituito valore e dignità al lavoro agricolo. Da quell’azione sono nate le “Terre Occupate Giuseppe Di Vittorio”, un luogo che incarna la lotta per l’autodeterminazione e la giustizia sociale.
Per anni, questi lavoratori sono stati costretti a vivere e lavorare in condizioni disumane, imprigionati in un sistema che sfrutta le vite e impoverisce la terra. Ma hanno scelto di organizzarsi, di riprendersi i mezzi di produzione e di creare un’alternativa concreta. Oggi, quelle terre producono ortaggi coltivati secondo i principi dell’agroecologia, trasformati in passate di pomodoro che non sono solo un prodotto, ma il simbolo di una resistenza collettiva.
Domenica 1° dicembre, la consegna delle passate sarà un’occasione per incontrare i protagonisti di questa battaglia.
Questa storia non è solo locale: ci parla di una lotta globale contro le strutture che sfruttano, opprimono e disumanizzano, impoverendo la terra e le popolazioni.