Teramo - Un’istantanea, quella scattata da Agenas che ha presentato i dati relativi al 2023 del modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale delle Aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, che rischia di dare una visione parziale di quella che è la sanità in Abruzzo e in provincia di Teramo.
“Ero presente al Forum Risk management di Arezzo alla illustrazione dei dati”, dichiara il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, “è stato ribadito che è un sistema sperimentale che si basa sulla rilevazione di flussi inerenti a 34 indicatori con specifici protocolli, che dunque non rappresenta tutto quello che è l’assetto della sanità. La Asl di Teramo ha avviato una riflessione e una revisione dei flussi per una valutazione dei risultati dello studio, in modo da individuare le aree di miglioramento e agire di conseguenza, nell’ottica di un costante e tangibile miglioramento del livello delle prestazioni. Tutto questo tenendo presente che studi di questo genere hanno l’obiettivo principale di migliorare la qualità del servizio sanitario e non di alimentare polemiche”.
Tantopiù che la fotografia scattata da Agenas in alcuni settori promuove la sanità teramana. E’ questo il caso del rispetto dei tempi di attesa nell’assistenza ospedaliera per alcuni interventi di media complessità o l’indice “di fuga” dei pazienti per interventi di complessità medio-bassa: in entrambi i casi gli indicatori hanno un trend in miglioramento, tanto che l’obiettivo, per il 2024, è continuare a crescere fino a un indice “medio-alto”. Tutto questo deriva da un preciso progetto varato da tempo e volto ad aumentare la produttività con particolare attenzione a una serie di prestazioni chirurgiche per cui c’è una notevole richiesta, dalle ernie alle colecisti, ma anche alle protesi di anca e ginocchio, solo per fare degli esempi.
Da sottolineare lo sforzo fatto dall’azienda per gli investimenti, in modo da rinnovare il parco tecnologico, a partire dalla Pet fino alla decisione di dotare tutti i presidi di risonanze magnetiche. L’indicatore relativo alla vetustà delle apparecchiature è infatti in miglioramento.
Così come gli investimenti fatti porteranno certamente a un miglioramento degli indicatori per quanto riguarda l’assistenza sul territorio: la realizzazione di un moderno hospice in centro cittadino, ad esempio, porterà a un raddoppio dei posti letto destinati ai malati terminali. Così come è in programma l’apertura di una comunità per tossicodipendenti “a doppia diagnosi” a Cellino Attanasio. E’ un dato ormai acquisito l’apertura, avvenuta alcuni mesi fa, di una comunità per pazienti con demenze con 25 posti letto a Giulianova. Tutto questo migliorerà gli indicatori relativi a posti letto sia per hospice che per strutture residenziali. Nell’area dell’assistenza distrettuale è sicuramente da evidenziare il dato positivo relativo alle prestazioni fornite per eco-addome, in linea con il livello nazionale. L’azienda sta lavorando, in attuazione del Dm 77 nei tempi e con fondi previsti dal Pnrr, per migliorare le strutture sul territorio: in tale ambito particolarmente lusinghiero è il risultato relativo all’attivazione delle Centrali operative territoriali, che è al 100%.
Tutto questo è indice di una programmazione importante e cospicua che porterà, oltre a una crescita della sanità territoriale, anche di quella ospedaliera, con la progettazione relativa al nuovo ospedale che sarà innovativo e altamente tecnologico.
“L’Agenas è di fondamentale importanza nella pianificazione dell’attività delle aziende sanitarie”, conclude Di Giosia, “per noi è di supporto e di stimolo a fare sempre meglio e innanzare il livello delle prestazione rese ai cittadini della nostra Asl. Anche in questo caso sarà per noi uno sprone a migliorare”.