Teramo - La sanità teramana in acque agitate, sostiene l’Ugl Salute. Di agitato, allo stato dei fatti, è il sindacato che a poche ore dall’apertura dei seggi per l’elezione della Rsu ritiene di fare un attacco alla Asl fondato su una serie di inesattezze che, nel complesso, danno un’immagine falsata di quella che è la qualità dell’assistenza sanitaria nel Teramano.
Capiamo la necessità di raggranellare voti, ma fornire verità distorte che allarmano la popolazione non giova a nessuno, minando la fiducia nell’azienda sanitaria che, lo ricordiamo, si basa sull’impegno e sul fattivo contributo di tutti coloro che ci lavorano. “Svilire la qualità e il livello delle prestazioni significa svilire il lavoro di tutti gli operatori della Asl di Teramo. E questo non lo consento”, dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia.
E veniamo al personale medico e non medico di Pronto soccorso e 118. E’ stucchevole dover continuare a ricordare a un sindacato che dovrebbe esserne al corrente, che si tratta di un problema nazionale. Citiamo dati Simeu (Società italiana medicina emergenza-urgenza): i medici a tempo indeterminato nei pronto soccorso italiani sono 5.800 mentre in base alle piante organiche ne servirebbero 8.300. I precari sono circa 1.500, quindi mancano all’appello più di mille medici. “Se l’Ugl salute è in grado di risolvere quello che è un problema nazionale, e che ovviamente ha ripercussioni a livello locale, indichi la via a noi e al ministero della Salute.
La Asl di Teramo, intanto, non è certamente rimasta con le mani in mano. Per il 118 è stato espletato un concorso: dei 17 medici in graduatoria ne sono stati assunti 9 e altri 5 saranno assunti fra fine anno e inizio 2026 perché hanno dato la propria disponibilità per quel periodo, uno ha rifiutato ed è in corso l’assunzione di due specializzandi, siamo in attesa del via libera dell’Università. Per il pronto soccorso la graduatoria del concorso è di 13 medici: nel 2024 ne sono stati assunti 9, restano 4 specializzandi ma solo uno sarà disponibile all’assunzione, nel febbraio 2026. Per tentare tutte le strade, il 4 aprile scorso è stato pubblicato un bando aperto per incarichi professionali in pronto soccorso e 118, il cui compenso sarà di 50 euro l’ora. Per ora hanno aderito tre medici che presto saranno al lavoro”, precisa Di Giosia.
E, infine, un accenno a quella che sostiene l’Ugl Salute, è una mala gestione della sanità teramana, che rischierebbe seriamente di andare alla deriva. Il sindacato dovrebbe sapere che esistono degli indicatori basilari, uno di questi è il dato della produzione, che nel 2023 (sul 2022) è aumentata per un valore di 11 milioni di euro che nei fatti si traduce in 1.831 ricoveri in più quindi a 1.831 risposte a richieste di prestazioni sanitarie da parte della popolazione. Non solo: nel 2024 (sul 2023) la produzione è aumentata di ulteriori 7 milioni, che si traduce in 997 ricoveri in più. Tutto questo ha avuto effetti positivi anche sulla mobilità passiva, che ha arrestato la sua crescita, facendo segnare un calo per quella intra regionale.
“Tutto questo è stato possibile per due fattori: una profonda riorganizzazione del lavoro e il sostegno e la collaborazione encomiabili del personale, che torno a ringraziare. Personale che, a proposito, non si è ridotto. Il comparto è passato da 2.520 unità a 3.113 nel periodo 2019-24. I dirigenti medici da 562 del 2019 a 599 del 2024. Non ci sembra proprio una Asl immobile”, conclude il direttore generale.