Ma che è «padre Nike»? Il suo nome è Maurizio De Santis, 44 anni, frate e prete, una laurea in teologia, una altra in psicologia, ma tutti lo conoscono come padre Nike perché indossa le scarpe da tennis e perché le sue scarpe sono anche il biglietto di presentazione: lui è un sacerdote fuori dagli schemi. Ultimamente padre Nike è stato "operativo" a Livorno dove è rimasto 12 anni, adesso è tornato in Abruzzo. Ed ecco l'idea balenata in una calda notte di fine luglio ad un cronista cronista alle prese con l'insonnia. Avendo conosciuto padre Nike ed avendolo apprezzato moltissimo e avendo profondo rispetto per il suo "lavoro", considerato che si trova nella nostra regione, considerato che l'udienza del Tar, udienza che deciderà il destino del calcio teramano si terrà a San Gabriele ed i giudici - secondo alcuni - esamineranno i libri di catechismo invece che le carte bollate, perchè non affidarsi ad un intercessione da parte del frate - prete? Non sarebbe un’ idea meravigliosa? Tanto quando ci si appella al miracolo significa che le risorse umane sono davvero scarse o assai ridotte. E comunque al di là della provocazione serve proprio un miracolo. Fermo restando il nostro dovuto ringraziamento e lo facciamo a capo chino a padre Nike che ha portato, nella sua esperienza a San Gabriele una ventata di passione, di gioventù, di nuovo credo che nessuno ha dimenticato. Lode a te padre Nike. E rivederti, anche se ai più potrebbe apparire un miraggio, farebbe bene al cuore di noi miseri peccatori di provincia.
Il cronista matusa