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Braccio di ferro Asp e Comune, Filipponi: “Ci incateneremo pur di lasciare nella pinacoteca le 160 opere” 

Attualità  | 17 September 2024

Teramo - Sulla vicenda dei debiti del Comune di Teramo di oltre 700mila euro alla Asp 1 interviene nelle interrogazioni il consigliere comunale Andrea Core. Lo stesso, pone domande, riguardo le opere che il Comune deve restituire alla Asp che, tramite la Fondazione Ventilj, vuole realizzare, proprio a Palazzo Ventilj, situato a Mosciano Sant’Angelo, un museo di carattere nazionale. 

A rispondere è l’assessore Antonio Filipponi: “al dirà del tema ci siamo incontrati e siamo in attesa di una ricognizione dei beni. Nessuna chiusura, Abbiamo proposto di scambiare le opere tra pinacoteca e collezione Ventilii. Abbiamo fatto diversi passi e quando ho sentito le sue parole sono interdetto. L’unica cosa che forse sfugge è che non sono bei che possono essere spostati dalla pinacoteca. E’ importante l’intervento della Soprintendenza affinché le opere siano fruibili gratuitamente al pubblico. 

Del resto va valutato anche se e quando sarà pronta la struttura che dovesse accoglierle”. 

 


Parliamo dell’80% delle opere della Pinacoteca. Si andrebbe a svuotare il luogo di cultura della città di Teramo in cui da 80 anni ci sono opere di Pagliaccetti, Celommi e altri grandi artisti. Vogliamo svuotare la città di Teramo? Noi ci incateniamo alla Pinacoteca! Non consentiamo di svuotare la Pinacoteca. Dobbiamo difendere i nostri bene culturali. Noi non lo permetteremo”. 

 


Interviene il sindaco che afferma: “Mi spiace aver ascoltato le parole di Canzio, una conferenza stampa che in ottica difensiva ha descritto un’amministrazione comunale aggressiva nei confronti della Asp1. Non possiamo accettare affermazioni che non hanno aderenza al vero rispetto ai debiti e crediti. 

Il nostro credito per della tariffa sui rifiuti, situazioni pregresse per 400mila euro, vede il credito vantato per le rette non pagate per oltre 700mila euro, peraltro originate dall’amministrazione in cui era assessore comunale. E comunque c’è un credito da parte del Comune a prescindere e on è possibile procedere a compensazione. Lavoreremo sempre per supportarla per il credito che vantiamo per salvaguardare un’azienda che si occupa della salvaguardia della salute alla persona. “Per quanto riguarda le opere, giù le mani dal patrimonio che appartiene alla città di Teramo”. 

 


Ma il consigliere della Lega, Berardo Rabbuffo, interviene a difesa della Asp1: “Si sta impostando male questa vicenda. C’è un discorso di proprietà. E quando un proprietario fa una ricognizione dei beni ha le sue ragioni. Di fronte ad una legittima richiesta che prevede un progetto di carattere nazionale, ci si deve conformare alle richieste. Da persone corrette e responsabile cercate di trovare una linea di mediazione”. Ma il sindaco afferma: Non c’è aggressività nei confronti dell’Asp. L’obiettivo è quello di capire come valorizzare le opere, pur di proprietà formale di altro ente. Faremo tutte le battaglie che dovremo fare visto che quelle opere sono lì da anni e c’è un vincolo pertinenziale”. 

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