Solo ieri, Gli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Castrogno hanno sequestrato, all’interno di alcune celle, 20 grammi di hashish e tre microcellulari. La brillante operazione è stata eseguita all’interno di una perquisizione straordinaria nel reparto della ‘media sicurezza’ della casa circondariale, nella quale sono stati impegnati 30 agenti. Ma le perquisizioni non sono terminate. Anzi, quella odierna è stata caratterizzata da una sorta di “originalità”. Un detenuto aveva con sé, nascosto nell'ano, un telefono cellulare. Ma l'incauto nascondiglio non è sfuggito agli attenti controlli della Polizia Penitenziaria. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha commentato: "Questo risultato è stato ottenuto grazie al monitoraggio dei poliziotti che sono riusciti a contrastare il possesso da parte dell'uomo del micro telefono cellulare, rinvenendo anche diversi cavetti usb che il detenuto, ristretto nel Reparto detentivo della Media sicurezza aveva a celati all'interno di un frigorifero".
"Il SAPPE", commenta Donato Capece, segretario generale, "esprime il proprio compiacimento al Personale che ha operato, a riprova della professionalità e attaccamento al dovere delle donne ed uomini della Polizia Penitenziaria del carcere di Teramo, vero "carcere di frontiera" per le critiche condizioni operative e strutturali in cui versa". Il leader del SAPPE conclude ricordando che "anche l'altro giorno gli Agenti del Castrogno avevano rinvenuto in carcere droga ed altri apparecchi telefonici. La Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell'attività di contrasto all'ingresso di telefonini ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l'interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business".