Teramo - Carlo Antonetti punta il dito sui lavori al “Forti” sostenendo:
Si stanno realizzando i Musp ma il consigliere di opposizione accusa: "E’ stato fatto tutto senza autorizzazioni"
Il consigliere comunale di opposizione Carlo Antonetti attacca il sindaco Gianguido D’Alberto e il presidente della Provincia Camillo D’Angelo sulla questione “Delfico” e i Moduli scolastici provvisori in via di realizzazione alla Cona: «Come era purtroppo previsto e prevedibile sulla vicenda Delfico è sceso un silenzio assordante. Nulla è più dato sapere da Provincia e Comune».
E’ questo l’incipit del consigliere comunale di opposizione Carlo Antonetti in conferenza stampa che attacca: «E’ così, mentre Teramo e i teramani continuano a ricevere danni e schiaffi in faccia da una pessima e sprezzante Amministrazione (folli cordoli in via Po, mancata ricostruzione pubblica, immobilismo totale, desertificazione e abbandono, anche di negozi, del centro storico, e tanto altro) la Città deve scoprire quello che da ormai quattro mesi il Presidente della Provincia e il Sindaco di Teramo ci stanno raccontando sulla vicenda Delfio. Come tutti ricorderanno - prosegue Antonetti - il 3 gennaio 2025 del tutto a sorpresa e senza condivisione e addirittura contro la volontà dell’intera città, il Presidente della Provincia di Teramo ha annunciato urbi et orbi l’inizio dei lavori nell’area esterna dell’edificio scolastico “C. Forti” di Teramo” sito nel quartiere Cona per la realizzazione di parte della Scuola jolly per il Convitto Nazionale Delfico. L’8 gennaio 2025 nella mia qualità di consigliere comunale ho inoltrato al Comandante dei Vigili Urbani, al Dirigente dell’Area 7 del Comune di Teramo e al Direttore del Genio Civile di verificare la regolarità dei lavori anche in base alla tabella esposta nel cantiere detti lavori definiti “Intervento di manutenzione ordinaria per la riqualificazione del campo di basket esterno” . Ho chiesto le opportune attività di verifica e di controllo previste a tal uopo dalla legge. Il Genio Civile prima e il Dirigente del Comune poi, hanno confermato che solo successivamente, è stata fatta richiesta di permesso a costruire e che comunque vi era assenza di istanze relative ad interventi su quell’area. Il 16 gennaio il Dirigente dell’Area 7 del Comune mi ha comunicato che: “L'istanza sarà soggetta a valutazioni tecniche da parte degli Uffici e che la stessa, trattandosi di premesso di costruire in deroga, dovrà essere sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale”. Cosa che non è accaduta». Da qui lo sfogo di Antonetti che si chiede: «Il Sindaco quando si “auto invierà” una bella lettera di sollecito, di richiesta di spiegazione e di diffida sulla individuazione di un sito in centro storico per l’emergenza Delfico, sulla mancata ricostruzione della Casa comunale, del museo archeologico, delle scuole, della gravi questioni dei parcheggi, dei cordoli in via Po e della sicurezza? Certo si creerebbe un bel problema in quanto non saprebbe fornire alcuna risposta concreta se non i soliti “vedremo, faremo, abbiamo iniziato interlocuzioni”. La triste verità è che questi due personaggi, che in realtà vanno d’amore e d’accordo, stanno mal utilizzando e spendendo gli ingenti fondi pubblici a disposizione distruggendo la nostra bellissima città, il senso di appartenenza, di identità e di orgoglio dei cittadini e la gioia di viverci. Rivolgo un accorato appello ai cittadini: troviamogli al più presto un altro lavoro! Teramo e i teramani hanno estrema urgenza e necessità di riacquistare dignità, intraprendenza, fiducia nella politica e voglia di costruire insieme una Città migliore».