Pescara - La Guardia di Finanza di Pescara indaga sugli abnormi rincari per accertare eventuali illeciti di rilevanza penale, come già successo con la maxi-operazione 'Oro nero’, con cui le Fiamme Gialle del capoluogo adriatico hanno smantellato una colossale truffa nazionale costata allo Stato una materia imponibile pari a più di 207 milioni di euro, per un'Iva evasa di oltre 45 milioni di euro. Ma il presidio sul 'caro-carburante' prosegue senza sosta, h24, weekend compresi. Ieri è stato avviato un apposito piano di controlli ai distributori di carburante: l'operazione “No-Stop”. L'obiettivo è di intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori. Nel caso in cui dovessero emergere elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica dei prezzi, verrebbero sviluppati approfondimenti volti a risalire la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti da cui potrebbero originare le speculazioni.
Intanto, con il mega esposto presentato a 104 Procure in tutta Italia, il Codacons siappella alla Guardia di Finanza per vederci chiaro sull'escalation senza freni delle tariffe "alla pompa". “I prezzi dei distributori impennano, sono letteralmente fuori controllo" afferma l'associazione consumatori.
"Questi aumenti spropositati - dichiara il Codacons - non c'entrano nulla con la delicata situazione dell'Ucraina, sono ingiustificati, parliamo di carburanti acquistati mesi fa a prezzi sensibilmente inferiori".