Giulianova - Si è svolta ieri, 2 gennaio, nella sala consiliare del consiliare del palazzo municipale, la consegna di una pietra d’inciampo donata da Edoarda ed Enzo Broccolini in memoria del padre Carmine, internato in un lager nazista dal 1943 al 1945.
Erano presenti il Vice Sindaco Lidia Albani, il ricercatore storico sugli Internati Militari Italiani e promotore dell’iniziativa Walter De Berardinis, il presidente della sezione di Giulianova dell’ Associazione Nazionale Carabinieri Franco Gizzi, con il consigliere Giuseppe Perfetto. Hanno partecipato anche alcuni membri dell’Anei di Teramo di cui Edoarda Broccolini è presidente.
Questa donata ieri è la quarta pietra d’inciampo presente a Giulianova, la prima dedicata alla memoria di un internato militare tornato vivo dai lager. La pietra sarà collocata il prossimo 27 gennaio in corrispondenza dell’ingresso principale del Comune, in corso Garibaldi, dove sono già presenti quelle al civile Flaviano Poltrone e al sergente carrista Vincenzo Alleva. Un’ altra pietra, dedicata all’artigliere Luigi Stacchiotti, è stata posizionata davanti all’abitazione, in via Traversa Mari.
Il Carabiniere Carmine Broccolini, nato a Torricella Sicura nel 1909, fu catturato dai tedeschi a Roma il 7 ottobre 1943. Fu detenuto nel campo di lavoro di Moosburg, in Baviera, fino alla liberazione, avvenuta il 28 aprile 1945. Tornato in Italia, prestò servizio come carabiniere fino al 1957. Fino ai primi anni Ottanta, da civile, è stato impiegato dell’ Ufficio dell' Ufficiale giudiziario, che aveva sede proprio nella sede comunale. Carmine Broccolini è scomparso il 20 agosto 1996.
“ Sarà per noi un grande onore posizionare la pietra nel giorno che commemora la Shoah – sottolinea il Vice Sindaco Lidia Albani – Ringraziamo per averci dato la possibilità di compiere questo gesto altamente significativo la famiglia Broccolini, Walter De Berardinis e tutte le associazioni attive sul territorio che con serietà e grande impegno collaborano perché sia sempre viva la memoria delle vittime di tutte le guerre.”