Teramo - A seguito delle incresciose chiusure integrali, ripetute e perduranti, di vari Uffici e Servizi essenziali del Comune di Teramo, i consiglieri comunali Luca Corona, Mario Cozzi, Franco Fracassa, Giovanni Luzii, Mirella Marchese, Maurizio Salvi e Ivan Verzilli hanno ritenuto doveroso attenzionare le competenti Autorità al fine dello scrutinio di legalità concernente le note ed oggettive interruzioni di pubblico servizio causate dalla chiusura degli Uffici Anagrafe, Protocollo e URP del Comune di Teramo. Così scrivono i consiglieri d’opposizione:
1) In riferimento all’Ufficio Anagrafe, la chiusura integrale si è verificata per circa due settimane consecutive e sembrerebbe aver avuto termine in data 13 gennaio 2022.
2) Per quanto concerne l’Ufficio Protocollo, la chiusura ha certamente riguardato alcune giornate del corrente anno, in particolare dal 3 al 10 gennaio, oltre a numerosi e ripetuti disservizi relativi all’ivi incardinato Servizio di Messi comunali (scadenze di notifiche obbligatorie e perentorie non effettuate nei termini, sia relativamente ad atti comunali che a provvedimenti di soggetti ed Autorità terze, con conseguenze risarcitorie e in termini di danni erariali).
3) Relativamente all’URP, Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, esso risulta chiuso da tempo e non attivo, nonostante la legge ne imponga l’istituzione e la regolare funzionalità.
Ci appare di particolare gravità che tali chiusure, per quanto informalmente si è potuto apprendere, derivino da una volontà organizzativa nella quale ascrivere la concessione di ferie e la mancata previsione, in un periodo quale quello attuale, di una situazione di copertura sostitutiva evidentemente indispensabile per servizi essenziali.
In particolare, si segnala che solo all’esito della viva protesta degli oltre 30 cittadini che hanno subito per ore l’interruzione del pubblico servizio dovendo protocollare istanze in scadenza, il Comune ha inteso differire le scadenze per le istanze in corso (ad es., contributo autonoma sistemazione), nonché preporre cinque unità lavorative immediatamente reperite dagli altri uffici.
Non può considerarsi imprevedibile o causa di forza maggiore la circostanza della carenza di dipendenti, la quale sarebbe stata ben evitabile non concedendo ferie (ovvero programmandole adeguatamente) e preponendo, per come fatto successivamente, un numero di dipendenti all’uopo adeguato, trattandosi com’è ovvio di servizi essenziali, tali da non poter essere interrotti o comunque turbati nella loro regolarità per ore e giorni e settimane.
Peraltro, in numerosi casi è risultato altresì assente e inattivato qualsivoglia servizio sostitutivo telematico per attività quali il rilascio di carte d’identità, per le quali l’unica modalità prevista risulta il servizio in presenza, così come risultano numerose segnalazioni circa il blocco del servizio delle prenotazioni online (prodromico all’erogazione dei servizi resi dall’Ufficio Anagrafe).
I sottoscritti hanno pertanto ritenuto opportuno rivolgersi alle Autorità competenti affinché vengano urgentemente accertati tutti i fatti e le questioni giuridico-amministrative relativi alle incresciose vicende, procedendo a tutti gli eventuali adempimenti di competenza, anche e soprattutto a tutela del prestigio e dell’immagine Comune di Teramo, dei diritti dei terzi e di quant’altro dovesse risultare eventualmente leso o violato a termini della vigente legislazione.
Intendiamo manifestare la ferma volontà dell’opposizione, declinata attraverso l’esposto in parola, affinché simili episodi non debbano più ricadere sulle spalle dei cittadini, i quali hanno subito ingiustamente l’interruzione e la sospensione di servizi fondamentali, con i conseguenti inevitabili disagi per i quali – in un Paese che voglia definirsi civile – non può bastare il gesto di porgere delle scuse di facciata. Ci auguriamo che anche grazie al nostro modesto contributo si riesca a far emergere le responsabilità dell’accaduto e ad evitare che simili disservizi abbiano a ripetersi in futuro.