Roseto - Ancora una mozione della consigliera Rosaria Ciancaione, capogruppo dei “Liberi Progressisti”, è stata depositata il 12 febbraio scorso affinchè il consiglio comunale decreti la corretta applicazione della Sentenza del Tar Abruzzo n. 83/2019 restituendo ai rosetani 800 mila euro.
“Nel mese di febbraio Il nostro gruppo, dopo la mozione presentata ed approvata per Via Mazzini, riaccende i riflettori sull’annosa vicenda della tari 2018/2019.
“Purtroppo anche il PEF 2022 approvato dal consiglio del 29 aprile contiene maggiori costi, soprattutto riferiti allo smaltimento dei rifiuti” e ai minori ricavi da CONAI , prosegue la capogruppo, “che determinano un aumento delle tariffe TARI di circa il 7 per cento e, a maggior ragione, se da una parte si chiede ai rosetani di far fronte a questo ulteriore aumento a copertura dei costi è doveroso restituire ciò che non è dovuto, oltre al fatto che vada cercata con le attività produttive una via per rientrare nel servizio comunale, abbandonato a seguito degli aumenti tari 2017/2018, così da avere un maggior gettito che andrebbe a calmierare le tariffe delle altre attività”.
In consiglio ho ricordato che la precedente amministrazione con disinvoltura, di fronte ad una sentenza chiara, andò a restituire mediante una “compensazione sulla tari 2019” la sola somma di € 30 mila euro invece di ricalcolare le tariffe e restituirne 800.
In sostanza, a distanza di tre anni, la Sentenza del Tar non è stata ancora correttamente applicata ma semplicemente stravolta, così da avere ancora oggi tariffe superiori a quelle dovute, con avvisi di accertamento e ingiunzioni che stanno arrivando nelle case dei rosetani per tari 2018 non pagata anche in questi giorni.
“E’ arrivato il momento di restituire alla città ciò di cui ha diritto”, conclude la consigliera, “ e in questo momento tanto difficile dopo la pandemia, con il consistente aumento di gas, luce, acqua e di tutte le materie prime, sarebbe un piccolo ma importante segnale di attenzione verso la nostra Comunità”