Logo Navuss

Cipolletti: "La Betafence rinuncia allo sviluppo"

Attualità  | 12 May 2022

Tortoreto - In una nota il consigliere regionale Marco Cipolletti fa sapere che “Con una comunicazione del 21/04/2022 inviata al Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione D’Impatto Ambientale e recepita dalla Regione Abruzzo, il direttore di stabilimento e gestore della società Betafence Italia S.p.A. sita a Tortoreto ha rinunciato alle autorizzazioni per la plastificazione di fili e pannelli e alla seconda vasca di zincatura. Aspetti della produzione, questi, che rappresentano l'elemento qualificante dell’azienda e con autorizzazioni entrambe già approvate. Una scelta, quindi, che risulta incomprensibile e di rifiuto ad ogni ulteriore sviluppo futuro a meno che le reali intenzioni non siano altre. Il Gruppo Carlyle - di cui Betafence fa parte - nelle varie operazioni di acquisizioni e cessioni in Europa si è dimostrato interessato solo a ristrutturazioni con riduzioni di personale e delocalizzazioni in Paesi dove il costo del lavoro risulta più basso per poi cedere e realizzare plusvalenze. Ci auguriamo che non sia così - prosegue Cipolletti -  ma se la volontà della proprietà fosse invece quella di delocalizzare l’attività in Polonia e chiuderla in Italia, la verità deve essere comunicata ai lavoratori. Finora l'azienda non ha dato un chiaro messaggio di rinuncia al piano di trasferimento delle linee produttive in Polonia nè di chiusura dello stabilimento di Tortoreto, per questo l’auspicio è di non trovarci a dover assistere ad un altro caso dei molti che si stanno verificando di delocalizzazione e dumping salariale perché questo rischierebbe di desertificare un sito produttivo e lasciare a casa centinaia di lavoratori. Da qui la necessità, quindi, di affrontare il problema delle numerose delocalizzazioni delle multinazionali con fabbriche in Italia che decidono di spostare le produzioni altrove, dove il costo del lavoro impatti in modo minore ma lasciandosi alle spalle i destini dei lavoratori. In tutto questo, le norme varate dal Governo per arginare il fenomeno non impegnano a mantenere i livelli occupazionali, ma si limitano a gestire la chiusura e i conseguenti esuberi. Nel caso poi di cessione non vi è in capo al cessionario alcun obbligo di garantire i livelli occupazionali né i trattamenti retributivi e normativi dei dipendenti ceduti e il tutto si può liquidare con il pagamento di sanzioni. Per questo servono, e con l’urgenza del caso, investimenti e piani industriali che aiutino a mantenere, e a sviluppare, l’occupazione”, conclude Cipolletti.

Galleria
Condividi:
Banner Influenza 300x300.jpg
UniTe 300x300.jpg
Steel.jpg
ULTIMO MENSILE
Banner Influenza 300x300.jpg
UniTe 300x300.jpg
Steel.jpg
CCD con dati per Navuss.jpg
Antiq.Acquisto.jpg
WhatsApp Image 2024-01-11 at 12.12.17.jpeg
WEB 300pixel parafarmacia villamosca.jpg
bim 300x300.jpg
Navuss è un progetto di comunicazione integrata che prevede la pubblicazione mensile di un periodico, un sito web di informazione quotidiana per poi inserirsi nel panorama televisivo ed editoriale senza tralasciare l'organizzazione di eventi culturali e formativi.
PUBBLICITÀ
CCD_Banner 300.jpg
Direttore responsabile: Serena Suriani | Registrato presso il Tribunale di Teramo con iscrizione n°711 | Contatti redazione: redazione@navuss.it - Tel. 347 1579967 | Contatti commerciale: commerciale@navuss.it - Tel. 320 3553940 | PEC: navuss@pec.it
Copyright © 2024 NAVUSS APS ETS. Tutti i diritti riservati - P.IVA e C.F: 02113590679 - Domicilio fiscale: TERAMO, VIA AEROPORTO 14/A
Condizioni e termini di utilizzo - Privacy - Cookie Policy - Dati societari - Note legali