Teramo - Nei giorni scorsi, come ricorderete, qualche scellerato ha pensato bene di lasciare ami e fili da pesca ai margini del laghetto del parco fluviale di Teramo. Uno dei cigni, l’esemplare femmina, l’ha ingoiato. Di qui l’intervento chirurgico molto invasivo, in una clinica di Montesilvano, proprio per la rimozione del grosso amo e del filo da pesca che le ostruiva l’esofago.
Oggi il cigno è stato riportato nel suo habitat. L’assessore all’ambiente e al verde pubblico, Valdo Di Bonaventura, assieme al vigile ecologico Vincenzo Calvarese e ai volontari dell’associazione Tutela animali invisibili, hanno quindi riportato al parco fluviale il cigno e poi l’ha fatto scendere in acqua, dove si è riunito all’altro esemplare maschio, Antonio, tra l'entusiasmo dei presenti.