Nel pomeriggio del 25 luglio, su iniziativa del presidente di Confindustria Teramo Lorenzo Dattoli, numerose aziende si sono incontrate presso la sede di Confindustria per un confronto sulle dirompenti ripercussioni determinate dall’ingente aumento dei costi energetici e sugli effetti che tale fenomeno potrebbe provocare sulla tenuta produttiva delle imprese e sull’occupazione. È stato un incontro proficuo ed efficace, propedeutico a quanto dovrà essere riportato all’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali.
Le varie situazioni rappresentate evidenziano un impatto drammatico su tutte le filiere, in particolare su quella Automotive che ha visto tra i partecipanti il Presidente della neonata Sezione, Marco Matteucci.
Tutte le aziende hanno registrato aumenti irragionevoli ed imprevedibili sulla forza motrice e, soprattutto, sul consumo di gas.
Alcuni iscritti hanno registrato aumenti del 400% rispetto all’anno precedente, mentre i provider sono arrivati a fornire offerte valide per appena 24 ore e senza alcuna possibilità di contrattare o ottenere scontistiche sul costo.
Anche sul versante dell’energia elettrica gli aumenti sono difficilmente gestibili.
All’esito della riunione il Presidente Dattoli ha dichiarato che Confindustria Teramo chiederà a gran voce agli interlocutori istituzionali che le industrie vengano aiutate a traghettarsi fino a quando la bolla speculativa cesserà, “… è qui che soprattutto la politica nazionale ed europea deve entrare in gioco”.
Condividendo la linea di intervento, il neo presidente Matteucci ha rimarcato che, in linea con la generalità delle imprese, le aziende del settore automotive hanno visto i margini operativi azzerarsi a causa degli aumenti, mentre i clienti esercitano una decisa riluttanza sul riconoscimento dei lievitati costi della produzione.