Teramo - Divieto di somministrazione al
banco di bevande alcoliche dal 31 dicembre al 2 gennaio, per
l'intero arco della giornata; divieto di somministrazione di
bevande alcoliche, anche al tavolo, dalle 15 alle 20 del 31
dicembre e dall'una alle 9 del primo gennaio; divieto di consumo
di cibo e bevande alcoliche e non, ad eccezione dell'acqua,
nelle aree pubbliche, incluse le aree prospicenti agli esercizi
commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali dalle 20
del 31 dicembre alle 5 del primo gennaio. Queste, in base alle
indicazioni fornite dalla Prefettura di Teramo, le misure
uniformi che i sindaci della provincia potranno eventualmente
adottare in vista del Capodanno.
Stamani, infatti, si è riunito il Comitato provinciale per
l'ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione
dei vertici dell'Azienda sanitaria, per l'esame della attuale
situazione pandemica e per la valutazione delle ulteriori misure
per il contenimento della diffusione dell'epidemia da covid-19
disposte con il decreto festività.
E' stata condivisa la necessità di rivolgere un richiamo di
attenzione ai sindaci affinché possano valutare autonomamente
ulteriori misure di contrasto alla circolazione del virus, anche
in vista dei probabili assembramenti il 31 dicembre e il primo
gennaio.
Già nei giorni scorsi il sindaco di Montorio al Vomano
(Teramo) aveva vietato i cenoni nei ristoranti nella notte di
San Silvestro, imponendo al contempo la chiusura dei bar alle
22.30.
Anche altri sindaci abruzzesi stanno disponendo misure
restrittive in vista del 31. A L'Aquila dalle 18 di venerdì 31
dicembre alle 6 di sabato 1 gennaio sarà vietata la
somministrazione di bevande alcoliche in tutto il territorio
comunale, fatta eccezione per il servizio al tavolo
esclusivamente all'interno dei locali; il provvedimento del
sindaco dispone anche il divieto del consumo di alcool su aree
pubbliche, sempre dalle 18 del 31 dicembre alle 6 del giorno di
Capodanno.
A Penne (Pescara) il sindaco ha disposto orari più rigidi di
chiusura di bar e ristoranti, mentre ad Ari (Chieti) è sono
stati imposti la chiusura dei locali alle 22 e il divieto di
cene, sia in luoghi pubblici che privati, con più di sei persone
al tavolo.