Teramo - Con il protrarsi della assurda guerra in Ucraina, di fronte ad una probabilissima crisi energetica nell’immediato futuro, la FIAB lancia un appello a tutti i sindaci italiani su come affrontarla con azioni immediate e a costi limitati.
Durante la crisi petrolifera del 1973 le soluzioni alternative rimasero una parentesi quasi folcloristica mentre un solo paese, l’Olanda, colse quella crisi come occasione per cambiare radicalmente il modello di mobilità quotidiana, puntando strutturalmente sulla bicicletta. Oggi il modello olandese è visto come esempio ma, in Italia, si è ancora “timidi” nel cambiare radicalmente il sistema degli spostamenti urbani, mantenendo la dipendenza dall’auto privata, con conseguente necessità di sempre maggiori aree da destinare a parcheggio e consumi, ora sempre più insostenibili, non solo ambientalmente.
Per questo il presidente nazionale FIAB ha scritto a tutti i sindaci italiani, chiedendo loro di attivare, da subito, tutte le azioni che le attuali norme consentono, in modo da permettere ai cittadini di poter scegliere un modello di mobilità alternativa all’automobile, che già in tantissimi desiderano e che vorrebbero abbracciare, se solo le città diventassero più sicure e adatte alle persone.
A seguito della pandemia lo Stato ha normato nuove tipologie di percorsi di rapida esecuzione e a bassissimo costo, già da tempo diffusi nel resto d’Europa, che possono essere adottati, da subito, in modo diffuso e sistematico: corsie ciclabili, strade urbane ciclabili E bis, case avanzate, doppio senso ciclabile, strade scolastiche, ecc.
L’appello è, quindi, di attivarsi immediatamente, per non farsi trovare impreparati tra qualche mese quando, con l’avvento della stagione invernale, ci sarà un nuovo picco di consumi per il riscaldamento con conseguente penuria di fonti energetiche tradizionali.
I primi cittadini hanno nelle loro mani la responsabilità ed il potere di una scelta che contribuisca alla sicurezza strategica del Paese e protegga le tasche dei singoli cittadini; che stringa il flusso di denaro che nutre gli autocrati delle fonti fossili, le loro armi e le loro guerre; una scelta che coniuga salute e rigenerazione urbana, e una risposta concreta alla pressante richiesta delle giovani generazioni di contrastare la crisi climatica globale. Una scelta urgente, necessaria e non più procrastinabile. Saranno in grado di rispondere all’appello?