Teramo - La comunità scolastica del convitto nazionale “M. Delfico”, i commercianti, le famiglie i sindacati sono pronti a scendere in piazza: lo faranno lunedì, alle 14.30, quando un corteo confluirà nel centro della città. Si chiede la presentazione immediata dell’istanza di dissequestro che, ad oggi, per ragioni oscure, non è stata ancora depositata; in caso di dissequestro dell’immobile, rientro immediato delle scuole nell’Istituto fino ad inizio lavori; la definizione e realizzazione di una scuola jolly in centro, disponibile dal 1° settembre 2025, che accolga l’intera comunità scolastica del Delfico. Non bisogna dimenticare, sottolineano i vertici del Convitto, che a breve sarà il momento elle prescrizioni: rischiamo di perdere, per mancanza di iscrizioni, il Convitto con le scuole annesse, in particolare il Liceo Coreutico, il Liceo Europeo e il Liceo Musicale. Una protesta, quella di lunedì, che segue l’ultimatum lanciato nella giornata di ieri. “Chiediamo una risposta in tempi celeri, entro e non oltre giovedì 21 novembre 2024, altrimenti si procederà con una decisa protesta in cui verranno chieste le dimissioni del Presidente della Provincia e del Sindaco”. Ma se l’area della D’Alessandro sembra essere la preferita attualmente, al corpo scolastico dell’istituto la scelta non piace affatto. L’area viene utilizzata dagli studenti per attività didattiche e l’idea che quell’ampio spazio verde venga utilizzato per ospitare una scuola non è stata accolta con favore dalla scuola D’Alessandro.