Teramo - Lascia sgomenti l'ennesimo disservizio perpetrato dalla giunta Marsilio in materia di Sanitá. A farne le spese, i tanti turisti che hanno scelto di trascorrere l'estate lungo la costa. La Regione Abruzzo ha sdoganato un nuovo gioco al disservizio sanitario: la "caccia al medico condotto". In sostanza, in caso di emergenza sanitaria, il turista dovrá cercarsi il medico locale di turno, reperendone non solo gli orari di attività ma anche l'ambulatorio, con tutto quel corollario di disagi aggiuntivi per chi è in vacanza e chiaramente non conosce bene il luogo, non parla magari italiano o non dispone di mezzi per spostarsi agilmente tra il centro cittadino e le frazioni. Perché, lo ricordiamo al governatore romano, i medici di medicina generale hanno i propri ambulatori anche nelle frazioni e come ce lo portiamo un turista a far curare il proprio figlio in vacanza? Il servizio in questione la Regione lo chiama "Assistenza Turistica". Noi lo chiamiamo "servizio anti-turistico" che rischia di generare alcune reazioni, come il precipitarsi nel primo pronto soccorso utile, ingolfando ulteriormente il sistema e il ripensare le vacanze estive in famiglia l'anno prossimo...lontano dall'Abruzzo. Siamo sicuri di potercelo permettere?
Manola Di Pasquale, Presidente PD Abruzzo
Piergiorgio Possenti ,Segretario provinciale PD Teramo