Teramo - Non ci sarà alcun taglio alle dirigenze per il prossimo anno scolastico: è quanto ha deliberato la Giunta della Regione Abruzzo nel Piano regionale della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025.
Si è quindi arrivati ad un esito positivo per il quale l’Ente provinciale si è battuto in difesa dell’offerta formativa e delle dirigenze scolastiche del territorio teramano. Un percorso fatto di incontri con la Regione Abruzzo iniziato la scorsa estate, che ha visto riconosciute le ragioni che la Provincia di Teramo ed il presidente Camillo D’Angelo hanno messo sul tavolo, a difesa delle identità delle singole istituzioni scolastiche.
“Non ci saranno dunque accorpamenti né riduzioni delle dirigenze”, annuncia il presidente D’Angelo, “finalmente è arrivato l’esito che vede tutelato il territorio della nostra provincia per la quale siamo riusciti ad ottenere ZERO tagli”.
Si espande l’offerta formativa delle scuole teramane con l’attivazione di due nuovi indirizzi di studio, il primo al “Moretti” di Roseto degli Abruzzi in “Chimica, Materiale e Biotecnologie - Istituto Tecnico e Tecnologico”; il secondo allo “Zoli” di Atri in “Servizi Culturali e dello Spettacolo”, nonché l’istituzione dell’articolazione “Gestione del Territorio” nell’ambito dell’Indirizzo Tecnico di “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”.
Ultimo, ma non per importanza, il riconoscimento di “scuola rara” - o meglio di scuola “ad indirizzo raro” - per il Liceo Artistico “F. A. Grue” di Castelli, che mantiene quindi la propria autonomia: “uno straordinario risultato raggiunto - commenta il presidente D’Angelo - per riconoscere una storia ultra centenaria per la città di Castelli, depositaria di una lunga tradizione ceramica e patrimonio di tutta la provincia teramana”.
Così il neo consigliere delegato all’istruzione ed al dimensionamento scolastico, Flavio Bartolini: “Soddisfatto del lavoro fatto dal presidente e dal mio predecessore, Luca Lattanzi. Un atto di buon senso quello di evitare ulteriori accorpamenti, dopo i tanti fatti negli anni precedenti. Il “Grue” di Castelli è un'eccellenza, e va giustamente preservato. Adesso avanti con politiche scolastiche che migliorino l'offerta formativa e che creino un legame sempre più forte tra scuola e territorio”.