Teramo - Domani, mercoledì 16 febbraio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi visiterà i Laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia - GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra, gli rivolgono un appello sperando che almeno lui riesca a farsi dire:
quando finalmente partiranno i lavori di messa in sicurezza dei Laboratori e delle gallerie autostradali che rappresentano un pericolo costante per la falda acquifera del Gran Sasso;
che tipo di interventi si intendono fare per questa messa in sicurezza;
quando finalmente saranno portate vie le sostanze pericolose stoccate nei Laboratori del Gran Sasso, incompatibili con l’acquifero.
Visto che sono due decenni che si attende questa messa in sicurezza e che finora ci sono stati due commissari e sono stati spesi milioni di euro di fondi pubblici, ma la soluzione del problema sembra ancora lontana, l’auspicio è che almeno il Presidente del Consiglio riesca ad ottenere qualche risposta certa.