Teramo - Nonostante la tempestività dei soccorsi, dell’intervento chirurgico e le cure intensive, ieri in seguito al peggioramento del quadro clinico è iniziato l’accertamento di morte con criteri neurologici su un paziente di 64 anni della Val Vibrata. L’uomo è ricoverato in rianimazione dal 16 di questo mese con un grave trauma cranico.
Alle 15,30 di ieri è terminato il periodo di osservazione e sono partite le procedure relative a tipizzazione e idoneità, avviate dopo l’assenso dei familiari a un’eventuale donazione multiorgano.
Quindi, si é concluso in mattinata l'intervento di prelievo degli organi, dopo un complicato processo di valutazione di idoneità alla donazione, che ha riguardato il paziente di 64 anni ricoverato dal 16 maggio in Rianimazione per un grave trauma cranico.
All'alba sono arrivate all'ospedale di Teramo le equipe di Milano e Roma per il polmone e fegato. Una speranza di vita per due pazienti fra gli ottomila in attesa di un trapianto di organo. É questa la quarta donazione avvenuta alla Asl di Teramo quest'anno, grazie alla sensibilità e al senso civico di un paziente che in vita era donatore di sangue e midollo. Per una famiglia già così protesa verso il prossimo é stato naturale non opporsi alla donazione del loro caro deceduto.
"Un atto onorevole, che merita rispetto nei confronti di chi, dopo la morte, può donare la vita", dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia, "un grande ringraziamento va ai familiari che nel momento di grande dolore hanno saputo guardare oltre la propria disperazione ". Il direttore generale ringrazia anche il personale che con la propria professionalità e con il proprio impegno ha reso possibile questo estremo atto di solidarietà verso il prossimo.