Teramo - Passata la festa gabbato lo santo. Passata la sbornia del Pannella day tutto torna come prima. Per fare vedere che la polvere era stata nascosta sotto il tappeto sono state sistemate quasi tutte le mattonelle rotte, era stata tagliata con attenzione, raccolte foglie cadute in terra, insomma pareva che i giardini Ivan Graziani dovessero subire un trapianto di bellezza. Poi come in tutte le miserie umane, calato il sipario, spente le telecamere, riposti i taccuini la città distesa fra due fiume ha ripreso il volto solito. Così cestini colmi, tutto gettato attorno alle panche, ombrelli per ripararsi dalla calura, i soliti sacco (mandi) neri a conferma che l'operazione ideata lanciata e sfruttata proprio a Teramo funziona e alla grande. Come da migliore tradizione. Che aggiungere? Ci eravamo illusi tutti. Forse sarebbe cambiata la cura del green. Pia illusione.Ha scritto Emanuela Breda:“Le illusioni sono simili ai fuochi d'artificio: illuminano il nostro cielo con un'esplosione di colori per poi dissolversi e lasciarci nel buio.”
Il cronista matusa