Teramo - La fretta spesso è cattiva consigliera. Ha scritto Ernest Hemingway: "Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe” (Ernest Hemingway). Ed in effetti la voglia di strafare realizzando due isole pedonali in via S.Antonio e in via Muzi non ha avuto fortuna. La seconda isola è naufragata prima, la strada venne bloccata con pesanti fioriere, il mancato passaggio di un mezzo di soccorso, fece sparire la fioriera ed ha lasciato spazio a segnali mobili. In quella di via S.Antonio, una vasiera posta all'incrocio con via Francesco Savini ha avuto vita breve: prima non è stata annaffiata ed ora è stata spaccata come si evince dalla foto in galleria. Per cui sarebbe bene che la fioriera o quello che ne resta venga rimossa. E al più presto. E' anche vero che non apprezziamo le novità per cui la fioriera che leggera non è, è stata spezzata da un mezzo pesante, per cui ogni ulteriore commento sparisce nell'etere. Resta come problema di fondo la fretta che, come ha detto Robert Maynard Pirsing, "è di per sé un atteggiamento velenoso da ventesimo secolo, che tradisce indifferenza e impazienza". Impazienza di varare due isole pedonali che restano isole solo sulla carta. E che non offrono ancora oggi un degno spettacolo per la città distesa fra due fiumi.
Il cronista matusa