Teramo - Iniziano a scaldarsi gli animi nella politica teramana. O meglio, si rinvigoriscono le opinioni. "Da sempre abbiamo connotato la nostra azione politica con un attivismo focalizzato sulle proposte concrete, per cui gli scriventi consiglieri comunali non si sono mai posti il problema di dove fossero collocati nell’Assise civica, perché i nostri unici interessi sono il miglioramento delle condizioni della città e il miglioramento dei servizi ai cittadini". Questo l'incipit di Osvaldo DI TEODORO, Giovanni LUZII, Ivan VERZILLI che proseguono:
"Ciò premesso, dobbiamo purtroppo constatare che i Gruppi di maggioranza, evidentemente preoccupati dagli esiti della imminente campagna elettorale comunale della primavera 2023, si avventurano nel provocare l’opposizione, nel vano tentativo di creare una polemica strumentale che copra il vuoto amministrativo di questi 4 anni di gestione fallimentare.
Innanzitutto, occorre segnalare che numerosi Consiglieri di maggioranza in quattro lunghissimi anni non abbiano mai preso parola nelle sedute consiliari e, allo stesso modo, mai abbiano depositato proposte, mozioni o interrogazioni. Di ciò i giornalisti sono ampiamente edotti dalle proprie esperienze professionali, ma è appena il caso di segnalarlo all’opinione pubblica, affinché i cittadini possano giudicare il livello dell’impegno profuso dai prodi consiglieri di maggioranza, tre quarti dei quali sono completamente afasici sin dal loro insediamento nell’estate del 2018.
In secondo luogo, assistiamo sgomenti al ripetersi di un refrain che ha perduto ogni connotazione concreta, quello cioè della presunta assenza di programmazione da parte delle precedenti amministrazioni comunali, cui avrebbe fatto seguito una gloriosa programmazione dell’attuale Amministrazione.
A tale riguardo devesi ricordare come la programmazione del Comune ha la propria sede nel DUP (Documento Unico di Programmazione), il quale consta di due sezioni, strategica e operativa, e deve essere obbligatoriamente approvato ogni anno da ciascun Ente locale. Come tale il documento esisteva prima che l’attuale Sindaco entrasse in carica e continuerà ad esistere dopo che avrà cessato le sue funzioni; veniva redatto dai medesimi impiegati comunali sia ieri che oggi e conteneva le stesse identiche voci allora come adesso. Sostenere che vi sia stato un cambio di passo con l’attuale maggioranza è un falso, sia in termini documentali che in termini sostanziali, dato che il DUP prevede, ma sono i dirigenti che devono attuare le previsioni. E dire che vi sia stata una trionfale fase attuativa significa fare un torto alle diottrie che posseggono i teramani, dato che nemmeno un metro quadrato della città è stato migliorato in 4 anni, se si eccettua l’ordinaria manutenzione di alcune pezze di asfalto, per le quali sarebbe stato sufficiente un commissario prefettizio e non già una giunta di dieci membri, tutti lautamente stipendiati.
In terzo luogo, la maggioranza comunale mette mistificatoriamente l’accento su una presunta volontà del centrodestra regionale di “mortificare la città”. Occorre essere molto precisi in merito: la cessione volontaria alla città di L’Aquila della sede legale della Camera di Commercio di Teramo è stata deliberatamente effettuata sotto la presidenza di un iscritto nonché candidato regionale del Partito Democratico; la cessione volontaria a Pescara dell’ex Consorzio Agrario provinciale di Teramo è stata effettuata sotto la presidenza di un’iscritta nonché plurimamente candidata del Partito Democratico; la cessione volontaria a Pescara dell’ex Consorzio per lo sviluppo industriale di Teramo è stata effettuata dall’ex Governatore abruzzese del Partito Democratico. E citiamo solo gli ultimi episodi di spoliazione della città Capoluogo. Ne discende come il PD sia inequivocabilmente il partito dello smantellamento di Teramo in favore di L’Aquila e di Pescara. E l’opera di spoglio pare non essere stata ancora completata, considerato che il PD ci risulta stia lavorando alacremente anche per privare la provincia teramana della gestione dell’acqua pubblica.
Quanto al merito dei magnificenti risultati ottenuti dal Sindaco in carica e dalla sua coriacea maggioranza, leggiamo di “Un lavoro imponente, frutto di una programmazione che ha alla base una visione del futuro di Teramo città capoluogo, e che spazia dalla rigenerazione urbana (quartieri e in particolare il progetto di Via Longo, lo spostamento della Stazione ferroviaria con il progetto di piazza antistante, l’ex stadio comunale, l’ammodernamento delle strutture sportive, il progetto sul Parco Fluviale) alle scuole, al miglioramento degli edifici pubblici comunali, alla nuova e più sostenibile mobilità urbana. Ricordiamo, solo per citare alcuni progetti, lo strategico intervento sul Mercato coperto, il già avviato cantiere del Teatro Romano, la riqualificazione da noi seguita del terminale bus di Piazzale San Francesco assieme a Tua, la scuola Carlo Febbo, le infrastrutture (ponti, viabilità, centrale Enel Cona), le strutture di valenza culturale (Teatro Comunale, il completamento del Castello della Monica) ed i tanti interventi sulla mobilità cittadina realizzati e che arriveranno”.
Orbene, parafrasando Shakespeare che mise in bocca al Re Riccardo III la frase “il mio Regno per un cavallo!”, noi siamo disposti a rinunciare a qualsiasi cosa pur di vedere il Sindaco tagliare un nastro di un’opera pubblica, una soltanto!, fra tutte quelle mistificatoriamente sopra elencate dalla stessa maggioranza per glorificare un’azione rigeneratrice che non c’è stata né poco né punto.
E sottolineiamo che l’attuale Sindaco, a differenza di tutti quelli del passato, ha visto piovere nel bilancio comunale 5 milioni di premio assicurativo per i danni del sisma, ha trovato nelle medesime casse comunali – già prima del suo insediamento – ben 33 milioni di euro governativi per riqualificare palazzi e scuole pubblici, oltre ai 40 milioni di euro sopraggiunti in corso di mandato e agli ulteriori milioni del Fondo complementare al PNRR. Non essere riusciti laddove hanno brillato i Comuni limitrofi (da Torricella Sicura a Sant’Egidio alla Vibrata) nel riaprire alla città gli edifici simbolo quali il Municipio o le scuole S. Giuseppe e Savini, nonostante 4 anni di gestione, è il segno concreto e oggettivo di una propaganda vuota di risultati e piena di annunci che si traducono nello spopolamento in atto nel Comune (meno 2.552 residenti nel triennio 2019-2021).
Infine, quanto al consiglio che la maggioranza offre gratuitamente all’opposizione: “invece di appropriarsi dei meriti degli altri dovrebbe provare, almeno per una volta, a lavorare veramente per lo sviluppo della città”, ci permettiamo di rammentare che alle centinaia di atti e documenti prodotti e protocollati dall’opposizione nell’attuale Consiliatura, fanno da contraltare poche unità di atti prodotti dai numerosi consiglieri di maggioranza (i quali atti possono essere contati sulle dita di una sola mano). A tale proposito fanno fede l’ufficio di protocollo e la Segreteria comunale. E non ci riferiamo, si badi bene, ad atti oppositivi, bensì ad atti propositivi che hanno l’unico scopo di tendere proprio allo sviluppo della città. Non vorremmo che oltre all’afasia generale e alla scarsa attitudine a redigere proposte, i consiglieri di maggioranza abbiano anche difficoltà nel leggere le proposte copiose delle quali è stato inondato il dibattito consiliare, che fino a prova contraria dovrebbe essere il luogo eminente laddove decidere dei destini di questa città, purtroppo non amministrata dal 2018 ad oggi" concludono Di Teodoro, Verzilli e Luzii.
IL PD: "Dobbiamo constatare che da un po’ di tempo a questa parte l'opposizione, non avendo altri argomenti, tenta di appropriarsi di meriti non suoi.
Ne sono un esempio lampante le dichiarazioni degli ultimi giorni di alcuni rappresentanti della minoranza, che fanno sorridere e che altro non sono che un maldestro tentativo di iniziare la campagna elettorale sfruttando i risultati raggiunti dall'amministrazione D'Alberto.
Amministrazione che, dopo anni di governo della città da parte del centrodestra, contraddistinti dalla totale assenza di programmazione, risultati e visione, e a fronte di una rappresentanza regionale del centrodestra teramano che tenta costantemente di mortificare la città, sta portando avanti un progetto di rigenerazione e riqualificazione di Teramo che è sotto gli occhi di tutti.
Un’attività portata avanti con la logica del doppio binario: da un lato l’attività ordinaria, che ci ha visto recuperare anni di mancata manutenzione del territorio, a partire dagli asfalti, il verde, il nostro Parco Fluviale, la Villa Comunale, i nuovi parchi giochi e tanto altro; dall’altro i progetti strategici. Progetti che fanno riferimento ai circa 60 milioni di euro già finanziati sui vari canali, quali il Fondo complementare sisma, il Masterplan, i residui della programmazione sui fondi regionali, il Cis, il PNRR, solo per citarne alcuni, e ad altri circa 30 milioni già programmati e candidati su tutti i canali di finanziamento per iniziative che trasformeranno la nostra città in pochi anni coinvolgendo il più possibile anche i cittadini.
Un lavoro imponente, frutto di una programmazione che ha alla base una visione del futuro di Teramo città capoluogo, e che spazia dalla rigenerazione urbana (quartieri e in particolare il progetto di Via Longo, lo spostamento della Stazione ferroviaria con il progetto di piazza antistante, l’ ex stadio comunale, l’ammodernamento delle strutture sportive, il progetto sul Parco Fluviale ) alle scuole, al miglioramento degli edifici pubblici comunali, alla nuova e più sostenibile mobilità urbana .
Ricordiamo, solo per citare alcuni progetti, lo strategico intervento sul Mercato coperto, il già avviato cantiere del Teatro Romano, la riqualificazione da noi seguita del terminale bus di Piazzale San Francesco assieme a Tua, la scuola Carlo Febbo, le infrastrutture (ponti, viabilità, centrale Enel Cona), le strutture di valenza culturale (Teatro Comunale, il completamento del Castello della Monica) ed i tanti interventi sulla mobilità cittadina realizzati e che arriveranno.
Per questo ci permettiamo di dare un consiglio all’opposizione: invece di appropriarsi dei meriti degli altri dovrebbe provare, almeno per una volta, a lavorare veramente per lo sviluppo della città".