La Fgci ha respinto l’ammissione del Teramo Calcio alla serie D. Si riparte dalla Prima Categoria? E se la città distesa fra due fiumi restasse senza calcio per una stagione? Nessuno potrebbe gridare allo scandalo. Tanto oramai il futuro appare segnato non solo dai ricorsi persi, ma anche da come ci si sta muovendo. Siamo allo scarica barile: Quando qualcuno dice che bisogna “Navigare a vista” ci sta in realtà informando che nel mezzo della tempesta il nostro ruolo è passato da rematore a comandante. E qualsiasi cosa succederà alla nave sarà solo colpa nostra. Noi spettatori interessati ma non decisivi abbiamo assistito a tutto e a di più e non è da escludere che prossimamente assisteremo a lunghe battaglie a colpi di carta da bollo, come da migliore tradizione. Ed è anche comico - lo si permetta ad un cronista matusa - di affermare che non spetta ad un gruppo interessato a scegliere la categoria dove giocare. Le regole sono regole e vanno rispettate. Ed il sistema calcio funziona così. Senza dimenticare che abbiamo ancora quel maledetto peccato originale- Savona- che pesa e non vorrei sbilanciarmi ha condizionato certe decisioni virtuali. E allora visto che i ricorsi hanno provocato nervosismo nel sistema, visto che tutti anelano a scegliere dove giocare e preso atto che il sistema ha già inviato segnali che vanno letti con attenzione, forse l'unica via è quella di stare un anno senza calcio. Basta con le improvvisazioni, basta con il porre condizioni che il sistema non accetterà, basta con la macabra danza sul corpo del diavolo. Che è scomparso dal calcio che conta. Un anno senza pallone. Dopo tutto quello che è accaduto sarebbe il minimo. Non vi pare una una buona idea? “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia”. Erasmo da Rotterdam.
Il cronista matusa