L’Aquila - "Arrivano all'Ance L'Aquila le prime segnalazioni di disdette dei contratti nei cantieri della ricostruzione, da parte di associati, dovute al problema del rincaro indiscriminato dei materiali edili, dell'impennata selvaggia delle materie prime e dell'esplosione dei costi dell'energia causati alla pandemia prima, dalla guerra in corso poi, quando non da spregiudicate speculazioni e truffe. Nessuna impresa può reggere una tempesta perfetta ad impatto cosi' rapido e devastante e questo mette a rischio sia la ricostruzione pubblica e privata del post sisma che tutte le opere del PNRR. Il sistema Ance nazionale, come riportato ieri dalle cronache, e' costretto a vie d'uscita drastiche ed ha già diffuso tra gli iscritti un modulo fac-simile per la possibiledisdetta in massa dei cantieri, causa forza maggiore. Una forza maggiore a cui non sembra esserci capacita' di risposta immediata, come richiederebbe il dramma in atto non solo per le imprese, ma per gli stessi cittadini che non vedranno riconsegnarsi gli immobili di proprietà; stessa situazione per gli enti pubblici proprietari di immobili sottoposti a lavorazioni. I contratti futuri con molta probabilità non verranno firmati e i cantieri in corso sono gia' una commessa a perdere". E' l'allarme lanciato dal Presidente di Ance L’Aquila Gianni Frattale all'indomani delle ultime consultazioni con i principali soggetti della filiera dell'edilizia e con i responsabili della compilazione dei prezziari e del loro aggiornamento ad una situazione fuori controllo.