Teramo - “Vogliamo fare chiarezza sui conti della Asl a beneficio dei cittadini, inquadrandoli in una situazione in cui tutte le Regioni d’Italia hanno chiesto un confronto urgente al Governo, segnalando che mancano risorse per 2,2 miliardi per coprire le maggiori spese legate alla pandemia”. Il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, ha così esordito nell’illustrazione di alcuni dati di bilancio dell’azienda sanitaria teramana.
L’analisi è partita ricordato che le perdite accumulate da altre Asl regionali nel periodo 2015-2018 ammontavano 216.539.468 euro, ripianati dalla Regione.
Nello stesso periodo, invece, la Asl di Teramo ha chiuso in pareggio grazie a poste contabili ed accantonamenti riferiti ad esercizi precedenti, garantendo un equilibrio non strutturale, e ovviamente non ha ricevuto alcun ripiano perdite a differenza delle altre aziende.
Nel frattempo la Asl di Teramo ha sempre chiesto l’adeguamento del fondo di riparto di propria competenza, per quota capitaria, inferiore almeno di 30 milioni l’anno rispetto alle altre Asl.
“La Regione ha accolto il nostro appello, assegnandoci nel 2020 571 milioni 680mila euro, cioè 17 milioni 709mila euro in più e 39 milioni 489mila euro in più nel 2021”, sottolinea Di Giosia, “in questa situazione però si inserisce la pandemia. Si pensi che nel 2020 abbiamo speso circa 42 milioni per l’emergenza Covid e nel 2021 prevediamo di spenderne 45. A fronte di tutto questo abbiamo ricevuto dallo Stato, tramite la Regione, 25 milioni per il 2020 e 9 per il 2021. La Regione ci ha chiesto un piano di rientro, cioè un piano di azioni di mettere in campo per ridurre la perdita, che è stata programmata a 25 milioni 816mila euro. In definitiva se non ci fosse stata l’emergenza Covid avremmo chiuso con un utile di circa 22 milioni. D’altronde tengo a sottolineare che noi non abbiamo risparmiato e non risparmieremo nei servizi al cittadino”.