Teramo - Si stanno intensificando, in questi giorni, i flussi di cittadini ucraini in fuga dalla guerra che arrivano sul territorio regionale e provinciale. Questa mattina, al Parco della Scienza, sono arrivate 16 persone, molte delle quali disabili, accompagnate da una colonna della Croce Rossa, oltre ad alcuni nuclei familiari con bambini; tutte sono state prese in carico dal personale dell’hub vaccinale che ha provveduto ad effettuare i tamponi e a svolgere le procedure per la Stp, la tessera per le prestazioni sanitarie rilasciata agli stranieri temporaneamente presenti in Italia. Sempre nella giornata odierna sono arrivati anche due ucraini non udenti dei circa 20 attesi e che saranno accompagnati sul territorio nei prossimi giorni. Tutti saranno ospitati in una struttura ricettiva di Pineto.
Ad accogliere i rifugiati, oltre al personale dell’hub e della questura di Teramo, i sindaci del capoluogo Gianguido D’Alberto e di Pineto Robert Verrocchio, che hanno portato loro l’abbraccio delle due comunità.
“E’ stato un ulteriore momento di accoglienza di persone che fuggono dalla guerra – sottolinea il sindaco D’Alberto – un’accoglienza particolare con l’assistenza della Croce Rossa, in quanto parliamo anche di persone con difficoltà motoria. Ancora una volta devo dire c’è tutto il sostegno di tutto il sistema: Asl, forze dell’ordine, Croce Rossa, amministrazione comunale. C’è un sistema di accoglienza che sta reggendo e che sta lavorando senza sosta per tutelare anche sotto l’aspetto sanitario coloro che arrivano”.
Attualmente, secondo i dati della Prefettura, sono 177 le persone arrivate sul nostro territorio provinciale. Un numero destinato a crescere rapidamente e che vede tutte le istituzioni locali, dalle amministrazioni alla Asl, alle forze dell’ordine, impegnate nella gestione dell’accoglienza ad ampio raggio: dal garantire a chi arriva un alloggio all’inserimento a scuola di bambini e ragazze, passando per tutte le necessità sanitarie e sociali.
Intanto prosegue la raccolta di beni di prima necessità promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione Kerjgma. Il punto di raccolta, allestito in un magazzino dell’ex Villeroy, è aperto ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 19.00. “Dopo la prima settimana c’è stato un calo fisiologico nelle donazioni – spiega Sergio D’Ascenzo, dell’associazione Kerjgma – ma adesso le persone stanno tornando a portare beni da inviare in Ucraina. In questo momento, in cui parliamo di vera e propria sopravvivenza per i residenti delle zone in guerra, c’è bisogno soprattutto di alimenti a lunga conservazione, come tonno e carne in scatola, legumi e riso e farmaci di ogni tipo” .