Scommettiamo che sarà un successo. E' la Fat e non ci puoi fare niente. La frase esatta veramente è:"«È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non ci puoi far niente! Niente!» La pronunciò Humphrey Bogart nel fil cult "L'ultima minaccia". Poiché è una frase storica va utilizzata anche per la Fat che, come abbiamo già detto in un precedente nota è solo un riferimento anagrafico e quindi datata a Ferramenta Alfredo Teramo, storica attività in via dei Cappuccini dove Alfredo vendeva e come tutto e di più. La Fat del 2022 sarà un successo intanto perché è tornata a Teramo, al parco fluviale, luogo comodo da raggiungere, raccoglierà i favori di quanti avranno l'occasione di visitarla. Che poi il costo di un box è - secondo molti - alto, è un discorso, che poi ogni altra questione nei giorni della Fat passerà in ultima posizione di interesse in una simbolica classifica. Stanno tutti giù, sempre, dovunque e comunque. Stanno perfezionando ogni cosa, sanno di avere l'occhio addosso. Stanno preparando i discorsi (oramai non si contano più tanto sono scontati previsti e prevedibili), quelli in cui annunceranno Teramo proiettata verso il 2050, diranno che "Riscopriamo quotidianamente la bellezza della nostra Teramo che fa arrivare la forza dirompente di una comunità che si sta riappropriando dei suoi spazi più belli". Mai mente umana aveva ricordato una parte del parco fluviale così curato, così odoroso, così pulito, non si trova un ciuffo d'erba fuori poso manco a pagarlo, non c'è un sacchetto nero nemmeno a portarselo dietro. Laggiù durante la Fat l'operazione sacco(mandi) nero sarò perenne. Parte un altro parco. Tanto che qualcuno, che osserva dai ponti i lavori da ultimare, dice a voce alta:"Magari ci fosse la Fat ogni settimana". Una scommessa vinta e lo diciamo oggi perché il giorno della chiusura ci faranno impazzire snocciolando le presenze, il numero dei visitatori, e quanto altro farà casetta di amplificazione. Non proveremo meraviglia, anche se La maraviglia è figliuola dell’ignoranza (Giambattista Vico).
Il cronista matusa