Teramo - Ripartiamo da una notizia. Correva l'anno 2020 quando leggemmo “Chiuso dai NAS il mercato coperto di Piazza Verdi a Teramo. Nell’ambito di normali attività di controllo, che il Nucleo dei Carabinieri sta svolgendo in tutto l’Abruzzo per rilevare eventuali irregolarità delle norme di sanificazione e rispetto delle prescrizioni anti Covid, la struttura teramana di vendita al dettaglio di alimenti ha presentato alcune criticità, in particolare negli spazi al piano superiore e nei magazzini”. Che cosa accade da quel giorno? Che alcune bancarelle di ortofrutta sono state “dirottate” lungo via S.Antonio dove ogni sabato i titolari delle rispettive licenze espongono frutta, verdura, miele, formaggio facendo registrare un discreta affluenza di clienti. E ci fa piacere. Ma non è comunque possibile che dalla chiusura del mercato coperto i furgoni dei bancarellari vengano parcheggiati sul marciapiede di destra e su quello di sinistra. Infatti il codice della strada vieta di parcheggiare sui marciapiedi e vieta anche la sosta e la fermata in corrispondenza di scivoli o raccordi tra i marciapiedi. Il divieto dipende dal fatto che il marciapiede, come da definizione, è un tratto di strada esclusivamente per i pedoni per cui ogni sosta di un veicolo rappresenterebbe un intralcio alla comoda e tranquilla andatura del pedone. Chi non rispetta quanto previsto dalla legge in tema di divieto di parcheggio sul marciapiede rischia una multa che va da un minimo di 84 fino ad un massimo di 335 euro e contestuale decurtazione di due punti dalla patente. Se a parcheggiare sul marciapiede è il proprietario di un ciclomotore o di un motoveicolo a due ruote, la multa è compresa tra i 40 e i 163 euro. Precisiamo che può fare la multa a chi parcheggia il proprio veicolo su un marciapiede solo la Polizia municipale e non possono farla gli ausiliari del traffico. Possibile che dalla chiusura del mercato il parcheggio avvenga senza rispettare il codice della strada? Capiamo le esigenze dei bancarellari, ma non è possibile bloccare i due marciapiedi senza che alcuno intervenga. D'altra parte a loro è stato tolto un sito di lavoro e dunque si arrangiano. Ma i furgoni da marciapiede non possono essere tollerati. Perché i venditori di ortofrutta si sono aggiustati o apparecchiati il proprio comodo provocando, come è nella realtà delle cose, disagio agli altri, residenti e pedoni. Una domanda sorge spontanea: immaginate se il parcheggio su marciapiede avvenisse, così tanto per dire, in via Carducci sotto la sede dell'amministrazione comunale? Verrebbe sopportata l'inosservanza del codice della strada? Perché in via S.Antonio la polizia municipale non interviene? Vi sembra una domanda legittima? Oppure è una domanda fuori, impropria, inadatta, inopportuna?.
E' vero che Charles Dickens scrisse “Non fare domande, e non ti verranno dette bugie”, ma bisogna pure che qualcuno alzi, almeno una volta nella vita, il ditino per chiedere. Senza, comunque, dimenticare che Romano Battaglia ha scritto:“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.” Lo scrisse san Matteo in un momento di grande ottimismo.
Il cronista matusa