Teramo - Determinata la categoria dove il Teramo, scomparso dalla serie C, parteciperà, non crediate che la strada sarà tutta in discesa. Infatti ci sono alcuni interrogativi che attendono risposte. Fra questi quello più importante è: dove verranno disputate le gare interne del Teramo? Tutti potrebbero rispondere "allo stadio Bonolis". Scontato ma non è di facile applicazione. Intanto per la cifra da sborsare. Sono circolati importi pesanti. Il Teramo potrà sopportare un simile carico economico? Poi c'è un altro particolare: parte della tifoseria non gradisce che si giochi al Bonolis. Ed il Teramo ripartendo dal basso non si può permettere il lusso di giocare senza i suoi tifosi. Particolare su cui riflettere. Ipotesi: giocare al Besso di San Nicolò, possibile, ma bisognerà affrontare il canone in quanto l’impianto sportivo, oggetto di recente rifacimento del manto sintetico, sarà gestito per 10 anni (più ulteriori 10 rinnovabili) dal Comitato Provinciale di Teramo del Centro Sportivo Italiano. Seconda ipotesi: giocare all'Acquaviva gestito dalla società Bonolis. Ma le norme legate alla sicurezza potrebbero concedere l'ok alla presenza di spettatori? Insomma il campo a disposizione rappresenta un problema che non rende in discesa il cammino del nuovo Teramo. Con una formazione da allestire, con un progetto che sappia coinvolgere tutti. Sul passato (del quale si occuperanno le aule di tribunale) si stenda un manto pietoso. Si ricomincia da capo. Ma non è la prima volta. Sapete che cosa vi dice il cronista matusa? Lavato il peccato originale (Savona) si respira l'aria diversa, che sia quella della promozione? D'accordo. Ma su quale campo da gioco?
Il cronista matusa