Teramo - Si è conclusa oggi al Mazzini la serie di incontri, organizzata dalla Asl di Teramo e dalla Diocesi di Teramo-Atri, in occasione della Giornata mondiale del malato, che quest’anno è giunta alla trentesima edizione. Stamattina nell’aula convegni del Mazzini si è tenuta una cerimonia a cui hanno partecipato i dipendenti della Asl, con l’introduzione di Giovanni Muttillo, dirigente delle professioni sanitarie dell’Asl, e gli interventi del direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia e del vescovo Lorenzo Leuzzi: entrambi hanno fatto una riflessione sul messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del malato. “Dobbiamo recuperare il rapporto medico-paziente in una prospettiva di fiducia”, ha osservato il vescovo Leuzzi rivolgendosi agli operatori, “la malattia ci appartiene, non è un incidente di percorso, ma appartiene alla condizione umana. Molti invece cercano di non pensarci, perché hanno paura. Il Papa ci invita a essere misericordiosi. Ma che significa? Il paziente vive la misericordia quando vede di aver ricevuto da voi qualcosa che va al di là di quello che avrebbe dovuto ricevere. Ricordiamoci che siamo di fronte all’esperienza più difficile del nostro fratello”. “La malattia produce in chi ne è vittima solitudine, abbiamo imparato a conoscere quanto questa situazione può essere penosa e direi straziante in questi due anni di pandemia. La malattia produce anche paura: si percepisce tutta la propria fragilità, la propria vulnerabilità di fronte a un nemico sconosciuto”, ha sottolineato il direttore generale Di Giosia, ringraziando il personale della Asl “è importante che chi opera nella sanità non dimentichi l’importanza dell’ascolto del paziente. Una relazione, quella fra chi soffre e chi gli è vicino, che _ mi permetto di dirlo _ arricchisce entrambi. Ed è fonte continua, per chi è deputato all’assistenza, di crescita interiore”. Alle 18 sarà celebrata la messa nel Santuario della Madonna delle Grazie di Teramo. La celebrazione sarà presieduta da monsignor Leuzzi.