Giulianova - Questa mattina il vice sindaco Lidia Albani ha reso omaggio ai Caduti giuliesi della Seconda Guerra Mondiale deponendo fiori presso la lapide loro dedicata, nel cimitero cittadino. Il gesto ha aperto simbolicamente il “Giorno della Memoria”, giorno in cui, in Italia e nel mondo, si commemorano le vittime dell’ Olocausto.
L’ Amministrazione comunale, dopo la collocazione, venerdì scorso, di una pietra d’inciampo recante il nome di Vincenzo Alleva, prosegue dunque oggi nelle iniziative di adesione al “Giorno del ricordo”. Alle 17.30, nel loggiato “Riccardo Cerulli”, sotto piazza Belvedere, si terrà la presentazione del libro “Perchè dire la Shoah”. Dialogherà con l’autrice Biancamaria Di Domenico il direttore della Biblioteca e dei Musei civici Sirio Maria Pomante. Al dibattito, moderato dal ricercatore storico Walter De Berardinis, seguirà la cerimonia di consegna di 14 medaglie, donate dalla Città di Giulianova, ad altrettante famiglie di internati giuliesi nei campi di concentramento nazisti. I riconoscimenti andranno alla memoria degli artiglieri Cesare Cervellini, Luigi Stacchiotti, Aldo De Berardinis e Flaviano Stacchiotti; degli avieri Pasquale Manocchia e Walter Costantini; dei carabinieri Ernesto Zenobi e Carmine Broccolini; dei fanti Pasquale Stacchiotti e Cesare Stacchiotti; del marconista Giovanni Cianella, del marinaio Nicola Cretoni, dell’ autiere Cesare Concordia e del telegrafista Carlo Nazziconi. “ Giulianova non è solo una “città che legge” - sottolinea il Vice Sindaco Lidia Albani – Giulianova è una città che non dimentica: non dimenticata la tragedia della guerra, l’orrore dell’ Olocausto, le vittime, giuliesi e non, di tutte le forme di violenza, discriminazione, persecuzione, a prescindere dalla matrice politica o religiosa. L’ Amministrazione comunale intende continuare a promuovere, in questo senso, iniziative che, per quanto diverse, siano testimonianze in grado di guidare e formare le coscienze delle nuove generazioni. La pandemia ha impedito che fossero oggi materialmente coinvolte le scolaresche. Sappiamo però che non c’è stata classe, negli istituti della città, che non abbia dedicato uno spazio di riflessione al tema della Shoah. Questo 27 Gennaio, a Giulianova, trova dunque scuola, famiglia, amministrazione comunale, enti culturali, assolutamente coesi nell’obiettivo di tessere una “rete” morale e sociale tanto robusta da non permettere che si verifichino, negli anni a venire, altri assurdi cedimenti, dettati dall’ignoranza e dalla malvagità umana.”