Giulianova - Ha tentato di ammazzarla, sparandole contro un colpo di fucile, arma regolarmente detenuta: l’ha mancata, per fortuna, e poi si sarebbe accanito su di lei a calci e pugni, procurandole le lesioni ad un orecchio e alla testa. A salvare la donna è stato l’intervento di un vicino che ha sentito la lite e le urla della donna: ha tentato di calmare l’uomo e ha avvertito i soccorsi.
E’ iniziato drammaticamente il nuovo anno anno a Giulianova, in tema di gravi “maltrattamenti in famiglia” a cui, per miracolo, non è seguito l’ennesimo femminicidio. L’uomo di circa 70 anni avrebbe aggredito la moglie, coetanea, procurandole ferite alla testa e al volto, dopo averla picchiata con inaudita violenza. Poi, avrebbe abbracciato il fucile e per miracolo, a questo punto è doveroso dirlo, la donna è sfuggita alla morte, grazie all’intervento del vicino di casa. L’uomo è stato trasferito in caserma dove è stato interrogato e a conclusione del faccia a faccia con il magistrato, è stato trasferito nel carcere di Castrogno, dove aspetterà la convalida del fermo per tentativo di omicidio, che sarà valutata in udienza dal gip del tribunale di Teramo.
Ma non è stato l’unico caso di terribile violenza in famiglia a Giulianova: perchè un padre ha mandato in ospedale a figlia minorenne per le botte ricevute dalla piccola. Oggi, infatti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giulianova, hanno tratto in arresto un uomo ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della figlia. L’uomo, secondo gli inquirenti, per futili motivi ha picchiato la figlia, minorenne, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 8 giorni dai sanitari dell’Ospedale di Giulianova. I Carabinieri prontamente intervenuti a seguito di richiesta telefonica della moglie nonché madre della bambina, hanno arrestato l’uomo conducendolo presso il carcere di Teramo.