Montorio al Vomano - Nelle ore successive al sisma del gennaio 2017, nella fase della piena emergenza e con interi paesi isolati da metri di neve mentre si susseguivano le scosse di terremoto, un allarme che destò grandissima preoccupazione fu quello relativo alle dighe di Campotosto che da sempre rappresentano un tormento per le popolazioni a valle, compresa la nostra. Quegli allarmi un merito lo hanno avuto: serrare i tempi per approvare finalmente il Piano di Emergenza Dighe (PED), a compimento di un lungo e complesso lavoro istruttorio portato avanti dall’allora presidente della regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e completato dall’attuale Marco Marsilio.
Nel piano è previsto nei minimi dettagli come reagire nei diversi scenari ipotizzati, quando viene superata la quota di massimo invaso, quando, in caso di sisma, i controlli evidenziano sulla diga danni “severi e non riparabili”, oppure, in caso di fenomeni franosi e “formazione di onde con repentini innalzamenti del livello dell'invaso”. Infine nel malaugurato scenario del “collasso” che si attiva, come si descrive nel PED, “in caso di comparsa di danni all'impianto di ritenuta che determinano il rilascio incontrollato di acqua".
Ipotesi si spera assolutamente remota, quella del “collasso”, ma non da poter essere esclusa, visto che nel documento si scrive che il territorio dove insiste l'invaso è classificato come zona sismica 1, la più a rischio, attraversata da importanti faglie e con elevate accelerazioni delle onde telluriche. Si documenta anche la minaccia rappresentata da possibili fenomeni franosi. Tutti gli enti coinvolti hanno compiti ben precisi per ciascuno scenario.
Fra i documenti del Piano di Emergenza Dighe (PED), visionabili sul sito della regione Abruzzo Dighe e Invasi, si trovano gli scenari delle aree allagabili in caso di rottura delle dighe (Ipotesi di Dam Break). Dalla cartografia sono evidenti le zone allagabili nel caso di danni irreparabili alle dighe, in particolar modo quelle di Rio Fucino e Sella Pedicate interessano il territorio di Montorio al Vomano.
E’ evidente che in quelle aree, segnalate a rischio, responsabilmente e precauzionalmente non andrebbero realizzate nuove costruzioni, in particolare gli edifici e le opere infrastrutturali di interesse strategico o rilevanti, come vengono appunto considerate le scuole di ogni ordine e grado. L'Abruzzo è già stato colpito drasticamente dall'uso indiscriminato del territorio, pertanto le note vicende del sisma e della concomitante nevicata del gennaio del 2017, in modo particolare la dolorosa vicenda di Rigopiano, devono indurre le amministrazioni locali ad un’attenta pianificazione urbanistica limitando la fattibilità edificatoria nelle zone più critiche.
Visto il contesto rappresentato, in qualità di consigliere già impegnato quale amministratore con delega al coordinamento della Protezione civile nel periodo summenzionato degli eventi sismici del centro Italia, mi sento in dovere di esprimere responsabilmente preoccupazione riguardo alla scelta operata dall'amministrazione comunale di Montorio al Vomano di delocalizzare la realizzazione del polo scolastico, tenuto anche conto che l'area che era stata precedentemente individuata, per la quale è stato ottenuto un finanziamento dal CIPE di oltre cinque milioni di euro, non presenta alcun rischio.
I fondi pubblici per la realizzazione di edifici scolastici dovrebbero essere impiegati per aumentare la sicurezza, evitando quindi l'assunzione di rischi, anche i più remoti. La precondizione per ottenere il primo finanziamento era la realizzazione di scuole più sicure rispetto a quelle esistenti, la scelta operata sembra non completamente coerente con gli obiettivi fissati, risultando inadeguata anche dal punto di vista della disponibilità di vie di fuga in eventuale scenario di emergenza.
Il Sindaco di Montorio ha convocato per venerdi 22 aprile p.v. il consiglio comunale con all'ordine del giorno: Art. 4, comma 4, D.L. 39/2009 "Interventi in materia di Edilizia Scolastica". D.C.D.R. 89/2011. "Realizzazione nuovo Polo Scolastico" - Approvazione Progetto, Approvazione Variante puntuale al P.R.G. e Apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
Pertanto si chiede a tutte le S.V. di intervenire urgentemente, prendendo visione del progetto e della sua localizzazione, al fine di fornire un contributo, nell'ambito delle rispettive competenze, che possa favorire l'assunzione di una decisione in merito alla localizzazione del nuovo polo scolastico quanto più consapevole e tranquillizzante.
Andrea Guizzetti
Consigliere comunale di Montorio al Vomano