Teramo - Oggi 21 novembre 2022 presso la Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta Duomo di Teramo è stato restituito al Vescovo della Diocesi Teramo-Atri S.E. Lorenzo Leuzzi, un antico dipinto rubato dalla Chiesa di San Michele Arcangelo di Rocca Santa Maria, località Riano e recuperato dai Carabinieri della Stazione di Martinsicuro (TE).
Il dipinto è stato rubato in epoca imprecisata dalla chiesa di San Michele Arcangelo di Rocca Santa Maria (TE) località Riano. Si tratta di una pala d’Altare delle dimensioni di cm. 168X103, databile intorno al 1700 di autore ignoto raffigurante “Madonna con Bambino assisa in un trono di nuvole incoronata da Angeli, San Michele Arcangelo e Angelo custode”.
Al recupero si è addivenuti a seguito di sinergica attività info-investigativa sviluppata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila e dalle Compagnie Carabinieri di Teramo e Alba Adriatica, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo.
Alla restituzione hanno proceduto il Capitano Manuel Curreri Comandante dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale de L’Aquila e il Luogotenente Carica Speciale Francesco Farinaro Comandante della Stazione Carabinieri di Martinsicuro (TE), tra i principali artefici del recupero insieme al Maresciallo Ordinario Spinuso Vincenzo Vito Marco Comandante della Stazione di Valle Castellana (TE) che ha immediatamente avviato le indagini a seguito della denuncia di furto, presentata proprio a Valle Castellana.
Era presente in rappresentanza della comunità ferita a seguito di tale atto criminoso il Sindaco di Rocca Santa Maria (TE) Lino Di Giuseppe con il Gonfalone del proprio Comune, inoltre erano presenti alcuni abitanti della piccola frazione montana di Riano. Particolarmente toccante è stata la visibile commozione di questi cittadini che hanno rivisto sull’altare della Cattedrale di Teramo il loro dipinto, non una semplice opera d’arte, come è apparsa ai più, per loro è stato come rivedere e poter riabbracciare un componente della loro famiglia dato per perduto. Per gli abitanti di Riano il dipinto recuperato, indipendentemente dall’elevato valore storico artistico ha una fortissima valenza devozionale, di appartenenza e di memoria che un gesto criminale aveva tentato di sottrarre per sempre.
Del dipinto non si hanno molte notizie storiche, tuttavia il compianto don Franco Marcone (1976-2011) nel periodo del suo servizio pastorale a Rocca Santa Maria e Torricella Sicura aveva dato inizio a una ricerca storica, sociale e culturale sui territori montani. Il sacerdote aveva realizzato delle schede riassuntive delle visite pastorali di alcune chiese. Il lavoro doveva confluire in un elaborato storico che non ha visto la luce a causa della prematura scomparsa di Don Franco. Tuttavia la preziosa e importante ricerca storico documentale seppur incompleta ci consente oggi di poter datare con una certa approssimativa sicurezza il periodo di esecuzione del dipinto, infatti lo stesso in data 22.07.1611 non si trovava nella chiesa allora chiamata S.Angelo, così come registrato nella visita effettuata in tale data da Mons. Visconti, si dice che: “nell’altare in pietra è presente un affresco raffigurante la Vergine con Bambino, S. Leonardo, S. Michele Arcangelo e altri Santi”. La presenza del dipinto viene annotata nella visita pastorale del 14.09.1742 da parte di Mons. De Rossi, sempre nell’unico altare in pietra della chiesa che muta l’intitolazione da Sant’Angelo a San Michele Arcangelo. In sostanza la tela si trovava in quel luogo sicuramente sin dal 1742 o anche in periodo antecedente. Adesso il dipinto sarà custodito dalla Diocesi e ritornerà nel suo luogo di origine non appena le situazioni di sicurezza lo consentiranno risanando così definitivamente la ferita inferta a quella comunità.