Nereto - Alcuni genitori di studenti del Liceo Peano - Rosa di Nereto, che preferiscono mantenere l’anonimato, lamentano diverse criticità della scuola. Ecco la lettera:
“Innanzitutto va evidenziato che il presente intervento non si propone di screditare il Liceo Peano - Rosa di Nereto, ma piuttosto quello di avviare una seria e consapevole riflessione.
In risposta all’articolo uscito in data 29 gennaio 2023 sul quotidiano “Il Centro” dal titolo “Infiltrazioni d’acqua, caso risolto”, si precisa che quanto scritto non corrisponde alla realtà fattuale e si segnala che la struttura scolastica è davvero ridotta malissimo, quindi nulla è stato risolto e si presentano le seguenti criticità. Gli studenti durante le piogge invernali camminano, nell’atrio e nei corridoi, tra secchi per il raccoglimento dell’acqua che gocciola da muri e solai, puntualmente svuotati all’esterno dai collaboratori scolastici. Nei mesi di maggior freddo le aule, non gli uffici, sono mal riscaldati e gli studenti spesso in classe sono costretti con coperte e borse termiche (si rileva una temperatura di 6, 7 gradi). Nessun lavoro strutturale è stato realizzato; si auspica che il responsabile della sicurezza abbia agito per ciò che gli compete. In caso contrario lo invitiamo a provvedere.
Inoltre in riferimento all’articolo uscito in data 18 febbraio su Cityrumors in cui si parla dell’ eccellente lavoro di squadra in occasione degli Open Days, che ha permesso di ottenere l’alto gradimento da parte delle famiglie del territorio con il conseguente incremento del numero degli iscritti all’Istituto Peano - Rosa di Nereto, è doveroso rilevare l’assoluta infondatezza.
“L’eccellente lavoro di squadra”, infatti, non ha prodotto risultati riguardo l’organizzazione dei viaggi d’istruzione e degli stage linguistici. Il lockdown, causa covid, ha costretto i ragazzi a vivere la scuola in modo diverso, e quest’anno avrebbero finalmente potuto interrompere lo stato di emergenza e, coerentemente con l’offerta didattico formativa di un Istituto Superiore dai vari indirizzi, fare stage e viaggi d’istruzione, che sorprendentemente non sono stati organizzati. Gli studenti hanno indetto uno sciopero che la Dirigente ha comunicato di non voler giustificare come tale. La sera stessa la scuola avanza, in bacheca, numerose proposte tra cui scegliere: i prezzi sono molto alti e lo scadenzario rateale è di tre versamenti distanziati 15 giorni l’uno dall’altro. Nonostante ciò, gli studenti scelgono: si paga la prima rata e in data 24/02/2023 la scuola comunica in bacheca che il viaggio è annullato e che forse ci sarà un’alternativa per Vienna, difficilmente percorribile. E’ scritto che occorre vagliare quote, servizi e disponibilità per lo stesso numero di partecipanti, quindi sottoporre il tutto agli Organi Collegiali. Il giorno successivo, come se tutto fosse stato vagliato, anche il viaggio a Vienna è annullato.
Per tutto quanto detto riteniamo necessario agire perché una scuola del territorio possa davvero vantare nei fatti un eccellente lavoro di squadra”.